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CARTA GEOLOGICA DEI MARI ITALIANI 1:250.000 - GUIDA AL  81

RILEVAMENTO

unico picco emesso in un tempo infinitamente breve. Nella realtà, esso è una onda più o meno
complessa di lunghezza finita. La forma di quest'onda, e il suo contenuto di frequenza, devono
essere noti al fine di determinare i vari parametri dell’acquisizione, dell’elaborazione e del
riconoscimento delle strutture geologiche riflesse.
Essi sono inoltre importanti a fini di valutazione delle risoluzioni verticali e orrizzontali. Uno dei
problemi dovuto al rilascio rapido di energia in acqua, per la maggior parte delle sorgenti sismiche,
è la generazione o l'iniezione di gas in acqua che produce un treno indesiderato di impulsi (noto
come ‘effetto bolla’) assieme a quello principale, causa delle oscillazioni legate alla instabilità che
si crea nel contrasto tra la pressione idrostatica esterna e quella interna alla bolla.
Fra le varie sorgenti, il water-gun non inietta o produce gas in acqua, ma una piccola quantità di
acqua in pressione, ed è virtualmente privo di ‘effetto bolla’. Nel corso degli anni l'industria ha
introdotto diverse nuove sorgenti, con il fine di ottenere la massima concentrazione di energia (a
fase minima) con il massimo rapporto Picco/Bolla e con la massima ripetibilità nel tempo. In
fig.28 sono schematizzati gli impulsi che si ottengono con alcune sorgenti sismiche.
Il segnale emesso viene sottoposto a deformazioni e cambiamenti durante la penetrazione in
profondità. Esso perde intensità a causa della divergenza sferica delle onde e per la graduale
conversione in calore. Inoltre, quanto più aumenta la profondità, tanto più ne viene aumentato il
contenuto a bassa frequenza (il segnale ha una attenuazione fissa per ciclo, per cui le alte
frequenze sono attenuate in misura molto maggiore delle basse).
Tutto ciò fa sì che ad alti tempi di arrivo i segnali siano sempre più deboli e immersi nel rumore
incoerente. Altre forme di rumore coerente, come ad esempio quello provocato da riflessioni
multiple fra le interfaccie aria/acqua e acqua/fondo, sono in grado di mascherare i segnali utili. Per
ovviare a questi inconvenienti ed avere risoluzioni maggiori in profondità, si progettano sorgenti e
modalità di rilievo al fine di avere rapporti segnali/disturbo più alti. Ciò può essere fatto con
sorgenti multiple (maggiore potenza di emissione e migliori forma d'onda e direttività
dell'impulso), ricevitori multipli (diversi microfoni che sommano i segnali riflessi), battute
multiple sullo stesso punto.
Quest'ultima tecnica, in particolare, è il rilievo multicanale a Common Mid-Depth Point (CM P-
CDP) (M AYNE, 1962; M EYERHOFF, 1966; M C QUILLIN et alii, 1979; CLAERBAUT, 1985),
derivato dall'idea che riflessioni plurime da un unico punto (opportunamente corrette per le
differenze nei tempi di viaggio) si sommano in fase in maniera coerente e quindi si esaltano,
mentre il rumore si somma in cancellazione di fase, in quanto incoerente, e quindi si riduce. Un
cavo di idrofoni raggruppati in sezioni multiple (canali) viene spostato a distanze uguali (oppure
sottomultiple o multiple) alla distanza fra le sezioni, dove viene emesso il segnale acustico.
M aggiore è il numero di canali (oppure minore è la distanza fra gli scoppi) e maggiore è la
copertura del rilievo.Questo parametro è molto importante, in quanto coperture maggiori
implicano cavi con elevato numero di canali e sistemi di energizzazione più potenti, in grado di
emettere impulsi sismici a frequenza maggiore.
Ciò ha dei costi in termini economici e gestionali che vanno attentamente valutati. In fig. 29 è
riportata una rappresentazione schematica del rilievo multicanale negli spazi shot-offset-
midpoint.Il procedimento CM P è possibile solo tramite la digitalizzazione e la memorizzazione
dei dati raccolti dalle sezioni di idrofoni e la successiva elaborazione con tecniche sofisticate.
La procedura di digitalizzazione, a prescindere dalle tecniche strumentali, richiede la
impostazione di alcuni parametri molto importanti: fra questi, il passo di campionamento, (che
incide sullo spettro di frequenza del segnale campionato e quindi sulla risoluzione verticale e
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