Page 51 - tesi DANIELA COMPLETA
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facevano pagare per un numero maggiore di cantuna rispetto
a quelli effettivamente estratti, disponendoli in maniera tale
che al conteggio risultassero tali. La frode veniva scoperta
solo al momento del trasporto al punto di carico della costa,
dove i cantuna venivano contati uno ad uno.
La giornata lavorativa durava circa 12-14 ore, sia che si
trattasse di un cavatore in proprio sia di un artigiano,
prestatore d' opera a cottimo. La retribuzione variava con il
prezzo dei cantuna ma, nei primi anni del secondo
dopoguerra, si aggirava intorno alle 23 Lire, quando il
cantune veniva venduto (alla cava) a 35Lire ed al proprietario
restava 1 Lira per il fondo.
Alla fine della seconda guerra mondiale le cospicue richieste
di materiale da costruzione trovarono poco riscontro nel
sistema di estrazione a mano, tanto più che il numero di
cavatori diminuiva a causa del flusso migratorio verso
occupazioni meglio retribuite, come per esempio l’industria
ittica e peschereccia. Sorse così la necessità della
meccanizzazione, introdotta nel 1951 da una società

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