Page 150 - D-Girolamo_Matranga
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40           PARTE              PRIM ' A.
                                 voluto,aforza de loro difiderij,ad vn momento dilibe.

                                 farla dal fuoco, e resi impatienti dall' affetto, tolerar non
                                 ſeppero , De vollero',che'l loro liberatore, Rco di pena
                                  temporale,in lungone gli atrociardori ritenuto,e riitreta
                                  tofoſse ; follecitarono con le auide: bramela Pietà Die
                                  uina ,edeſiarono grandezza di meriti,percancelarglila
                                  condanaggione , e ſprigionarlo.
                                     Sopra tutti ſollecito ,e feruoroſo egli fù 1. Illuſtriſſimo
                                  Monfig.D.Pietro Martinez Rubio,Arciueſcouo di Palera
                                  mo, Prelato Familiare , & aſſiſtente di N. S. Alcſsandro

                                  Settimo, c,delConſiglio di Stato diS.M.C. Egli tenera
                                  mente amaua il Re, ene fù da quello ben cambiato 'com
                                  corriſpondenza'd-affettoje ricompenſa di honorisChe ſe;
                                  mentre viueua, nómaipoſe in oblio gliobblighi priuati,
                                  e diPrelato, penfa tu quanto egli all'auưifo della Morte
                                  ſi doleſse , o quanto nelle ſue Orationi , e Sagrificijs en
                                  quelle deſuvi ſudditi anfoſo ſtato-fofse,ad accomandare,
                                  c far che ſi raccomandafse a Dio 1 Anima dell' Ottimo
                                  Re, ſuo , e ditutti comune Benefattore . Egli adunque
                                  incofolabilmente afflicto , come chel'eterna felicitàdel
                                  Re più che ogni altra coſa gli calefse , co 'l feruore dello
                                  Spirito addolorato rincalzò le iſtanze al Cielo , accioche
                                  refo alla Giuſtitia il diritto , tantoſto dagli accrbi tormen .

                                  tijedagl'inuiluppi del Purgatorio diſciolto foſse .
                                     Penſiere nonmeno penoſo del Rè Bambino ; e della
                                  Vedoua Reginaentro l'accoraua. Bilanciò,quanto la vita
                                  di Amenduele Maeſtà adue Mondi importaſse;e quanto

                                  delta Diuina fcorta,e protettione , vnico mezzo potentiſ.
                                  ſimo da immortalare i Regni, foſsero biſognoſe .Perlo
                                 che impetrare da Dioga diecidi Nouembre, terminate le
                                  Solennità fecolari,egli có publico Editto bandì nel Duo
                                 mo di Palermo, dauantialSolio dell'ammirabile Ságra.
                                  niento dell'Altare,a guardo di tutti folennemente paleſc,

                                  publiche preghiere.Ingiunſea gliEccleſiaſtici Huomini,e
                                 Donne delle Chieſe di ſua Giuridictionc, ed i Regolari
                                  viuamente eſortò , che in vno deiquattro giorni, a loro

                                  elcttione,Meſsa ſolenne,ad honore del medeſimo Sagra
                                                                                       mento
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