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PAR TE TRE Z A.
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                                   Geti; l'inſanguinata crudeltà de'Geloni, cinpiè di latic
                                   le tazze eſangui,e deſagrofanti Miſteri con gli ambro

                                   ſij licori la ſete eſtinſe; la feruenteRegione d'Atlante
                                   a gliAltari di Gesù proſtrò i ſuoi Recriniti; la porpora
                                   degli Eneadi ſupplicheuole piegoſsigli.
                                         Vexillumque Crucis fumm:usDominator adorat.
                                   Solo Giudea, quandotutto l'Vniuerſo ſi disfece, sóim.
                                   pictrò: e più che mai crudele infida,a i chiari lumi , che
                                   nel ſuo grembo nacquero,chiuſe le porte.

                                          Hæc Iudæa tisasvox non peruenit adaures ?
                                          Peruenit; mentem fed non penetrauit egenam
                  Prud. in Apoth:
                                          Lucis, & à primisforibusdiſclufa refugit .
                                   Le Delfiche grotte tacquero; ſquarcioili la cortina,che
                                   iTreppiedi copriua , non più gli Oracoli da• fanatici
                                   ſpunatj furono, della fallace Dodona i folli vapori ſi
                                   ſgombrarono, ammutoliſsi di Cuma la bocca, ne fiatò
                                   mai più dalle Libiche Selue Hammone : folo Giu
                                   dea il fumo degli antichi adempiuti Oracoli , e le in.
                                   fane ſue ſperanze per anco ſuapora . Solo ella allo
                  Proclus Orat.3.  Spirito Santo contradice: Spiritui San &topugnaci conten
                                   tione repugnat. Ella Idolatra i marmorei precetti , fcal
                  Idem Orat.18.     picciate collegislatoreleleggi, fouente infranſe, hora
                                   i Marmi di Mosè a fe grauoſi,ad onta del vero Meflia
                                   foſtiene, e ſoffre. Num non illa lapidesse ligna, & ful

                                   prilia Deo femperprætulit? Et nunc,vt cædemperpetret ,Re
                                   ligionis cultumprætexit.Altro ricouero a gli ſpiriti In
                                   fernali,da ogni parte eſiliati,non reſtò ,che la Giudaica

                                   perfidia: ne altroſtrumento più atto per mettere ſoſso
                                   pra la Catholica Fede,ne altro faſso più duro,per attra

                                   uerſarlo della glorioſa Croce al Corfoio , che dell'oſti
                                   nato Giudeo.Hac viamurgente, Con Proſopopea par
                  Idem Orat, 6.    la Proclo,vtnobifcumpariter conſpirent,dolofumque men
                                   daciumfirment.
                                       Chiaro teſtimonio della imperuerſata rabbia del
                                   Giudaiſmo, la promolgata fentenza,l'eſeguite acerbiſ.
                                   fime pene ne danno.



                                                                                       Quid
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