Page 7 - Andaloro1998
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~a gestione della f ascia co::;tie ra della pro ~'incia di Trapani 713
del territorio sia in relazione ai già trattati problemi di inquinamento reale e potenziale sia alla pesca
da diporto t!d al traffico nautico. ll Turismo nell'area va ulteriomente distinto in:
Turismo giornaliero relativo alla presenza quotidiana di bagnanti. pescatori sportivi provenienti
dall 'interland .
Turismo nautico costituito dalle imbarca7ioni da diporto che pennettono pernottamento
Turismo di ritorno rappresentatio dai trapanesi immigrati che ritornano a passare le vacanze nei paesi
di origine.
Turismo abitativo costituito dalle presenze in ville t: abitazioni abitate nei mesi estivi e nd fine
settimana.
L'indagim: sui parchi e riserve marine e terrestri e k aree protette in genere che hanno rapporti con il
litorale mostra una realtà caotica generata dalla moltitudine di competenze anuninistrative.
Le aree protette costiere nella provincia di Trapani scaturiscono norrnative rninisteriali (parco marino
delle Egadi), regionali (riserva dello Zingaro. Monte Cofano,saline Trapani-Marsala,Stagnone di
Marsala. foce del fi ume Belice, parco Archeologico di Selinunte) e comunali (riserva di Capo Feto)
Quando. e se, diventerruu1o effettive. tutte le aree protette costiere della provincia vi saranno vincoli su
42 Km. di costa pari al 24% dello sviluppo costiero ad esclusione dele isole minori cht: saranno
invece vincolate per il 42% della loro superficie costiera _
La provincia di Trapani mostra una spiccata vocazione alle pratiche di allevamento ittico. Alla
presenza di zone umide costiere e saline in disuso si aggiunge una qualità delle acque nel loro insieme
ottimak ed ideali condizioni climatiche.
Già nel l R64 Doderlein giudicò lo Stagnone di Marsala "local ità opportunissima per l'allevamento e la
propagazione delle ostricht:, nonchi: per un'estesa coltura di pesci littorali. trasformando per tal ult imo
scopo il bacino in un grande vivaio". L'acquacoltura è per questa provincia una pratica antica essendo
stata da sempre esistita in forma empirica ndlt: saline Qut:ste prt:messe hanno fatto si che
l'acquacoltura sia stata da sempre guardata con interesse.
Nasce così nel 1976 Italittica con sede a Marsala. primo impianto intensivo nel trapant:st:, st:guito
dalla S.I.M.E sita su Isola Lunga e sorta in compartecipazione con France Acquacolture con
l'ambizione di essere il piìt grosso impianto europeo. da Ittica Stagnone. impianto ubicato a San
Teodoro. ed inline. neonata 11ttica Mediterranea che sorge a Triglia Scalt:tta; nel frattempo la
S.I.M.E. veniva ceduta e divt:ntava J'odit:rna ICE MARE.
In totale vi sono fiROOO metri quadri di vasche dedicati all'ingrasso e 10000 dedicati all'avanotteria
con una capacità produttiva di 500 tonnellate di prodotto finito e 3000000 di avanotti arullli.
Un interessante espt:rimento è stato condotto nel golfo di Castellrumnare che è una delle poche zone
della provincia ricche di nutrienti e dove sorge il "Consorzio per il ripopolamento ittico dei comuni
costieri del golfo di Castellanunare" che ha posto in opera tre am1i fa una barriera artificiale costituita
da una serie di piramidi del tipo adottato daii1RPEM di Ancona a monte Conero.
Parte delle barriere si sono interrate mentrt: la parte coperta gioca un tigmotropismo positivo verso
s~cie che sono catlurate in abbondanza come Balistes carolinjensis. Seriola dumt:ril i.Non si è osserva
ancora molto fouling ma i massi piìt alti sono ricchi di ostriche.
Conclusioni
Dallo studio condotto la fascia costiera della Provincia di Trapani mostra diffuse condizioni di degrado
il cui risanamento non è differibile nel tempo.
Tra gli intervt:nti piìt urgt:nti da effettuart: vi è la rimoziont: del materiale solido scaricato lungo il
tratto costiero dell'Oasi di Capo Feto e nell'area contigua di Petrosino dove è stata creata una vera e
propria barriera di pietre e materiale di risulta che ha devastato la spiaggia per diversi chilometri.
Notevole importanza assume il recupero dello Stagnone di Marsala che oltre la notevole importru1za
storico culturale. giuoca un fondamentale ruolo nell'ecologia di tutta l'area costituendo la piì1
importante nursery. ed ospitando numerosi endemismi ( Arena 1961 .1976).