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L'A. pone in rilievo il fatto che il complesso di queste specie devono essere
riviste sotto un altro aspetto che fa considerare la loro comparsa come un fenomeno
ordinario, annuale, di significato biogeografico e biostorico, cioè come la ripetizione
nel tempo di quanto avveniva nelle passate ere geologiche del Terziario e del
Quaternario, dal Miocene Medio all'ultima glaciazione (Wurmiano), durante le quali
si ebbero successive modificazioni territoriali della situazione paleogeografica primi-
tiva, esistente nel Miocene Medio. Tali modificazioni incisero sulla evoluzione del-
l'avifauna e sulla sua distribuzione territoriale, con fenomeni di avanzamento, dif-
fusione e retrazione delle singole avifaune, in analogia con gli analoghi fenomeni di.
emersione e retrazione dei vari territori primitivi (Tirrenide, Paleoafrica, Daunia,
Egeidi, ecc.).
Delle numerose specie che abitavano questi territori primitivi solo poche sono
rimaste ad occupare i relativi settori, mentre altre abitano qualcuno dei numerosi
frammenti dei due blocchi continentali.
Per raggiungere questi territori, nell'ambito delle due migrazioni annuali pre-
nuziale e postnuziale, gli uccelli ripercorrono necessariamente gli stessi itinerari di
una volta, lungo quei percorsi che loro servirono quali vie di invasione o di riti-
rata sotto l'incalzare dei ghiacciai e loro successiva retrazione nelle fasi postglaciali.
Scomparse, per le modificazioni territoriali intervenute, la continuità delle terre
e le loro primitive connessioni territoriali, gli uccelli seguono oggi esattamente il
profilo della grande area del Blocco Tirrenico o occidentale (specie nidificanti ad
Ovest del'Italia) e il profilo del Blocco Egeico o orientale (specie nidificanti ad Est
dell'Italia), servendosi appunto dell'intermediario offerto dal ponte delle isole
circumsiciliane.
In fine il gruppo delle specie debordanti sta a significare il tentativo di rioc-
cupare i lembi residui di quella che, verso Nord dell'attuale area occupata, fu un
tempo la loro patria.
Il tutto nel contesto e nel significato di un fenomeno di natura biogeografica
SUMMARY
The features of the migration occurring across the circumsicilian islands, Centrai
and Southern Italy, are examined, mainly in connection with some species of birds
which do not belong to the Italian nesting avifauna. These migratory features can
be thus summarized:
a) Norma! passage of Centrai and Northern European species, which in the insular
complex is confined over a smaller area resulting in a overcrowding with con-
sequent ease of observation of species wich can be considered rare or accidental
for the rest of the peninsula.
b) Passage of nesting species to the West of Italy (Iberian peninsula).
c) Passage of nesting species to the East of Italy (Greece, the Balkans, Southern
Russia, Asia Minor).
These two latter aspects of the migration enable us to find in I taly species
foreign to the I talian avifauna.
A Iast but not less important feature than the previous ones concerns: