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ELEONORA FRANCINI CoRTI                           BENEDETTO LANZA

                 Istituto Botanico  Cattedra di Biologia Generale e Museo Zoologico
        dell'Università ùi Firenze         «La Specola>> dell'Università di Firenze

   XVIII Congresso della Società Italiana di Biogeografia:
note conclusive sulla storia del popolamento animale e vegetale

                          delle isole circumsiciliane

      Anche in occasione di questo congresso, molto opportunamente, è
stata data per primo la parola a un geologo. Il Prof. RuGGIERI, dopo un
breve preambolo nel quale ha messo in evidenza che i dati di fatto offerti
in ogni epoca dai biologi sono stati della massima importanza, spesso
addirittura determinanti, per indirizzare le ricerche geologiche, ha trac-
ciato una succinta storia del Mediterraneo dal Miocene a oggi, con par-
ticolare riferimento all'area tirrenica e fornendo notizie abbastanza ap-
profondite su alcune delle isole circumsiciliane, Egadi soprattutto.

      Nel Pontico, alla fine del Miocene, circa 6.000.000 di anni fa,
il Mediterraneo aveva l'aspetto di una criptodepressione quasi completa-
mente asciutta; a ciò si giunse per il sollevamento di una dorsale situata
all'incirca all'altezza dello Stretto di Gibilterra, con conseguente trasfor-
mazione del Mediterraneo in un mare chiuso, a bilancio idrologico allora
ancor più negativo di quello attuale, e che perciò andò incontro a un
rapido disseccamento; di questa « crisi di salinità » restano a testimoni
gli imponenti sedimenti evaporitici, i gessi in parole povere, che già da
tempo si conoscevano (una « teoria del disseccamento del Mediterraneo »
era già stata compiutamente formulata proprio dal RuGGIERI, 1967),
ritenendo che si fossero formati in bacini ristretti e in lagune costiere,
e che invece sono stati di recente messi in evidenza anche nei piani
abissali (Hsu, CrTA e RYAN, 1973 ).

      Il Mediterraneo si scompose così in un certo numero di bacini
isolati, che, dato il maggior sviluppo che esso aveva a quell'epoca, com-
prendevano anche la cosiddetta Paratetide: bacini pannonico, euxinico e
caspico, che ebbero poi un'evoluzione diversa da quella del Mediterraneo,
trasformandosi in vari bacini salmastri e lacustri relitti. Un bacino simile,
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