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Eolie. - Le ricerche di GrusTr (1973) sui Molluschi Gasteropodi,
di CARUSO (1973) sui Crostacei Isopodi terrestri, di DALLAI (1973) sui
Collemboli, di FAILLA, MESSINA e NoBILE (1973) su gli Ortotteroidei,
di AucATA (1973) sui Ragni Disderidi e di MARCELLINO (1973) su gli
Opilioni portano dati di fatto concordanti nell'avvalorare l'ipotesi che
una parte del popolamento eoliano sia prequaternaria, ciò che porterebbe
a pensare, questione alla quale abbiamo poc'anzi accennato, che. le Eolie
abbiano in realtà un'età maggiore di quella attualmente loro assegnata
dai geologi e dai vulcanologi. Tale ipotesi è ovviamente del tutto legit-
tima, ma non ci sembra necessaria per spiegare la presenza sulle Eolie
di specie di antica origine e tali da far apparire poco credibile che vi
siano arrivate passivamente e che, per di più, vi si siano anche acclimatate;
come scrive LANZA (197 3), « basta infatti che nel Quaternario l'Eolie
siano entrate in contatto con qualche terra vicina di emersione prequa-
ternaria, ad esempio con lembi della Tirrenide o con le vicine aree
calabre e peloritane, che, come è noto, sono restate emerse sin dal
Paleozoico... Da queste l'Eolie potrebbero essere state attivamente rag-
giunte dalle specie più antiche, in parte sopravvissute soltanto nella
nuova patria (paleoendemiti) o differenziatesi localmente (neoendemiti) in
séguito al ripristino delle condizioni di insularità ».
Ustica. - Gli studi presentati nel corso del presente congresso (quelli
già citati di FAILLA, MESSINA e NoBILE e di ALICATA e inoltre quelli
di BoRDONI su gli Stafilinidi, di MAGNANO e OsELLA sui Curculionidi e
di LANZA su gli Anfibi e i Rettili) non modificano quanto già sapevamo:
Ustica - vulcanica, di emersione quaternaria o tardo-pliocenica, forse
oceanica - ha un popolamento prevalentemente di tipo siciliano o italico
meridionale, talora a carattere eteroclito e con qualche specie peculiare,
con molta probabilità neoendemica. Anche l'accurato studio floristica e
vegetazionale di RoNSISVALLE (1973) non apporta dati particolarmente
significativi dal punto di vista biogeografico.
Egadi. - I già citati studi di ALleATA, BoRDONI, CARUSO, LANZA,
MAGNANO e OsELLA confermano quanto già era emerso dalle ricerche
zoologiche e botaniche precedenti, particolarmente esaurienti fra queste
ultime quelle di FRANCINI e MESSER! (1956): che Marettimo differisce
nettamente da Favignana e da Levanzo per la presenza di un popola-
mento che in parte è sicuramente prequaternario e ad affinità in preva-
lenza mediterraneo-occidentali; inoltre che questa isola si è definitiva-