Page 36 - Biog03_Lanza
P. 36

790

Pietra Quaglietto (presso la costa W di Vulcano) (l): H. t. turcicus;
La Canna (presso Filicudi) (l o 2): Podarcis (sicula?) e, con dubbio, un

      serpente (Colu.ber viridiflavus carbonarius?);
Lisca Nera (presso Panarea): Podarcis sicula subsp. (estinta dopo il 1878 ).

      L'erpetofauna delle Eolie corrisponde a quella siciliana, notevolmente
impoverita. L'unico Anfibio, l'unico serpente e i due gechi vi sono rappre-
sentati dalla stessa razza presente anche in Sicilia e in Calabria, e lo
stesso vale per le popolazioni di Podarcis sicula delle isole maggiori.
Le razze endemiche della P. sicula e la razza antoninoi, pure endemica,
della Podarcis wagleriana sono da considerarsi neoendemiti; essi, tenuto
conto della rapidità di differenziamento propria di questo genere, soprat-
tutto se confinato in areale ristretto, potrebbero essersi formati in poche
migliaia di anni.

      La povertà di questa erpetofauna e la mancanza di varie forme pre-
senti in Sicilia e che, date le loro esigenze ben avrebbero potuto sus-
sistere nelle Eolie (ad esempio lo scinco Cbalcides ocellatus ), portereb-
bero ad ammettere, in accordo con quanto già scritto, fra gli altri, da
SACCHI (1957) e da MARCUZZI (1970 a) sulla fauna in genere e da
MARCUZZI (1970 b) in base a ricerche sui Tenebrionidi, che il popola-
mento erpetologico eoliano fosse dovuto a trasporto passivo, in parte
di origine antropica: si ricordi che il Mediterraneo è attivamente navigato
da almeno 7000 anni e che i primi abitatori delle Eolie vi si stabilrono
pù di 5000 anni fa. Anche la Coleotterofauna eoliana è in complesso
banale (FocARILE, 1970). Del resto, ciò che finora sappiamo di concreto
sulla geologia e la vulcanologia delle Eolie, fa propendere per l'origine
passiva del loro popolamento: queste isole vulcaniche sarebbero infatti
di emersione pleistocenica, per taluno addirittura tardo-pleistocenica
(Tirreniano ), e di tipo oceanico, cioè rimaste sempre isolate da altre
terre sin dalla loro nascita.

      Tuttavia, var1 dati di fatto emersi nel corso del presente congresso
(CARUSO: Isopodi; DALLAI: Collemboli; FAILLA, MESSINA e NoBILE:
Ortotteroidei; AucATA: Ragni Dysderidae; MARCELLINO: Opilioni) di-
mostrerebbero che le Eolie, oltre a un contingente faunistico più banale,
quatetnario, che in certi casi potrebbe esservi arrivato passivamente, an-
che ad opera dell'uomo, ne presentano un altro formato da specie di
origine più antica e la cui presenza, per varie ragioni, non sembra rife-
ribile a trasporto passivo. Si è perciò ipotizzato che le Eolie siano in
realtà emerse prima di quanto si crede, in epoca prequaternaria; della
   31   32   33   34   35   36   37   38   39   40   41