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monspessulanus insignitus vi sono sicuramente giunti in maniera attiva
dalla Tunisia.

      L'Isola dei Conigli. situata a pochi metri dalla costa sud-occidentale
di Lampedusa, della quale condivide la storia geologica, è molto inte-
ressante dal punto di vista erpetologico, perchè, oltre che dal Cbalcides
ocellatus zavattarii e dalla T arentola m. mauritanica, è abituata dalla lu-
certola maghrebino-iberico-sudfrancese Psammodromus algirus algirus, ve-·
rosimilmente giuntavi attivamente dalla Tunisia. LANZA (1954) e SAc-
CHI (1957 e 1961) ipotizzarono che la presenza di queste specie sull'Isola
dei Conigli fosse riferibile a trasporto passivo, soprattutto per il fatto
che, in caso contrario, sarebbe dovuta essere presente anche su Lampe-
dusa. In séguito, però, LANZA e BRUZZONE (1960) preferirono propendere
per l'arrivo attivo della specie, la quale, per cause ignote, si sarebbe
estinta sull'isola principale; a sostegno di quest'ultima ipotesi i due
Autori portano vari esempi di Lacertidi assenti (per evidente estinzione)
sull'isola principale e presenti invece su gli isolotti satelliti; e uno di
tali esempi riguarda proprio lo Psammodromus algirus doriae, assente
sulla Galita e presente su i vicini isolotti Aguglia e Galitone.

      Lampione, formato da calcari mesozoici giurassici, dovrebbe essere
emerso definitivamente in data anteriore a Lampedusa; circa i suoi pre-
cedenti rapporti tertitoriali con le terre vicine, si può ripetere quanto
già detto a proposito di Lampedusa. ZAVATTARI (1960 b) scrive: « Ri-
sulta quindi che Lampione ... non possiede una sola specie maghrebina... ,
ma una popolazione vegetale e animale esclusivamente europeo-mediter-
ranea. E' indubbio che tutti i fenomeni geologici che si sono svolti nel
Canale di Sicilia dal Mesozoico fino al Pleistocene, non hanno permesso
che su quella piccola isola si fissasse una stabile flora e una stabile
fauna, per cui solo quando le condizioni climatiche e geologiche si sono
definitivamente stabilizzate, è stato possibile che su quel nudo e deserto
roccione le specie pervenutevi per trasporto passivo si potesesro defini-
tivamente fissare e permanere. Non solo, ma dato la limitatissima su-
perficie dell'isola battuta dal vento e dalla salsedine, solo poche specie
vegetali in prevalenza alofite, e poche specie animali, capaci di resistere
al disseccamento estivo pressochè totale, vi si poterono affermare, così
che ne è risultata quella facies estremamente povera di entità sistema-
tiche e decisamente xerofila, che caratterizza appunto la flora e la fauna
di Lampione.». L'erpetofauna di Lampione (BRUZZONE e LANZA, 1960)
è sconcertante, in quanto possiede solo una subsp. ancora da determinare
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