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timo, invece, attualmente separata da Favignana da una fossa di -140
metri (quella tra Favignana-Levanzo e la Sicilia è di appena 40 m!),
dovrebbe essersi separata definitivamente dalle altre Egadi e dalla Si-
cilia, secondo il parere mio e di molti altri, in epoca più antica. Maret-
timo inoltre, costituita quasi esclusivamente da sedimenti triassid e priva
di qualsiasi traccia di sedimenti marini pliocenid e pleistocenici (fatta
eccezione per la presenza, a pochi metri di altezza, di panchine del Tir-
reniano) è rimasta emersa più a lungo di Favignana e di Levanzo, nelle
quali esistono depositi pliocenici. Del resto, che l'emersione e l'insularità
definitive di Marettimo risalgano a tempi più remoti, è dimostrato sia
dai reperti botanici (si veda lo splendido e ormai classico lavoro della
FRANCINI e della MESSER!, 1956) che da quelli zoologici (CARUSO:
Isopodi; ALICATA: Ragni Dysderidae; BoRDONI: Coleotteri Staphylini-
dae; MAGNANO e OsELLA: Coleotteri Curculionidae; tanto per ricordare
i contributi presentati nel corso del presente congresso; CANZONERI, 1970:
Coleotteri Tenebrionidae).

      Quanto all'erpetofauna, essa è di tipo nettamente siciliano: su tutte
e tre le isole sono presenti l'Hemidactylus t. turcicus, la Tarentola m.
mauritanica, il Cbalcides ocellatus tiligugu, la Podarcis s. sicula, la Po-
darcis wagleriana e il Coluber viridiflavus carbonarius; il Bufo v. viridis
è stato trovato sinora solo a Favignana e Marettimo. Che Marettimo
sia rimasta più a lungo isolata delle altre due è confermato dal fatto
che la sua Podarcis wagleriana si è differenziata in una razza endemica
(P. w. marettimensis), mentre a Favignana e Levanzo è rappresentata
dalla razza nominale, propria anche della Sicilia, e che la Podarcis sicula
vi si sarebbe impiantata solo secondariamente a trasporto passivo an-
tropico (scarsa e presente solo presso il villaggio, secondo KLEMMER,
1956).

      Per quanto riguarda la presenza del Bufo bufo a Marettimo, si veda
quanto scritto a proposito di Lipari nelle Eolie.

                                  IsoLA DI PANTELLERIA

      Questa isola vulcanica emerse verosimilmente verso la fine del
Terziario; secondo PAsA (1953, tavola X) essa fu in continuità terri-
toriale con la Sicilia, la Sardegna e la Tunisia durante il Siciliano. Contro
la non oceanicità dell'isola parlano, oltre a certi reperti botanici anche
vari dati di fatto emersi dallo studio di alcuni gruppi animali, ad
esempio quelli di BoRDONI (1973) sugli Stafilinidi e di MAGNANO e OsEL-
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