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1.1. LA PROBLEMATICA DELLE INVASIONI BIOLOGICHE MARINE
Lo sviluppo di intensi traffici marittimi, l'accorciamento dei periodi di navigazione, i
meccanismi di stivaggio e scarico di importanti quantitativi di acque di sentina, le
crescenti importazioni e stabulazioni in acque libere o parzialmente confinate di
specie commerciali ancora vitali, uniti ai diversi meccanismi possibili nelle diverse
fasi vitali (fasi larvali o adulti), hanno di fatto diminuito notevolmente l'isolamento
biogeografico di numerose specie non indigene (NIS-Non Indigenous Species
secondo Thresher e Kuris, 2004) che sono diventate invasive (Zibrowius, 1992;
Occhipinti-Ambrogi, 1995; Bec et al., 2002; Boudouresque e Verlaque, 2002; Alliot
et al., 2000).
Oltre ai citati meccanismi di penetrazione che potremmo definire "passivi", si deve inoltre
considerare una sempre maggiore incidenza delle introduzioni deliberate di specie esotiche
per acquacoltura o per malintese campagne di ripopolamento (Boudouresque et al., 1985;
Boudouresque, 1999).
Secondo Boudouresque e Verlaque (2002) la probabilità che una specie nuova, per una data
regione, sia stata introdotta si fonda su un insieme di criteri:
1) la specie è nuova per l’area considerata;
2) esiste una discontinuità geografica tra la sua area conosciuta e la nuova stazione di
ritrovamento (Williamson et al., 1986);
3) la nuova stazione di rinvenimento è puntiforme, dei biotopi molto simili a quelli
della recente colonizzazione non sono stati ancora colonizzati. Vedi il caso di
Tricellaria inopinata (D'Hondt e Occhipinti-Ambrogi, 1985) (Bryozoa),
inizialmente relegata ad un piccolo settore del centro storico di Venezia e che in un
secondo tempo ha invaso la totalità dei canali della laguna (Occhipinti-Ambrogi,
1991);
4) a partire da una stazione puntiforme, la cinetica di espansione dell’area è coerente.
La cronologia di espansione di Sargassum muticum (Yendo) Fensholt
(Fucophyceae) lungo le coste europee è un esempio eloquente di una espansione
coerente di una specie: dal 1966 (data ipotetica di introduzione) ad oggi il sargasso
ha gradualmente conquistato le coste atlantiche e mediterranee;
5) la specie introdotta tende ad una forte proliferazione iniziale. E’ questo il caso
dell’alga bruna Colpomenia sinuosa Sauvageau, 1906 e della medusa Rhopilema
nomadica (Spanier e Galil, 1991; Lotan et al., 1992);
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