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1982-2041: LA STORIA INCOMPIUTA DELLE RISERVE
                       MARINE ITALIANE

                       di Maurizio Spoto*

attenzione n. 26 - VI  La fine del 2002 segnerà ormai un ventennio di storia           presenta la prima vera indagine comparativa sulla
                       delle Aree marine protette in Italia. Il 31 dicembre del        gestione delle nostre Riserve marine (13 le aree di cui
                       1982 il Parlamento approvava infatti la legge n. 979,           sono disponibili dati, su 16 Riserve marine coinvolte dalla
                       concernente “Disposizioni per la Difesa del Mare”, che al       ricerca) e rende un efficace ed importante quadro gene-
                       titolo V prevedeva innovativamente tra i vari strumenti di      rale di come funzioni complessivamente il “Sistema” delle
                       conservazione delle coste e dei mari italiani anche le          aree marine protette italiane.
                       Riserve marine. Nella Legge 20 aree venivano identificate       Dalla fine del 2000 e per tutto il 2001 è stata messa in
                       come possibili siti di Riserva dopo un’istruttoria di verifica  atto a cura dell’Ispettorato Difesa Mare una nuova proce-
                       affidata alla Consulta del Mare, allora organo consultivo       dura per l’assegnazione dei fondi in misura proporzio-
                       del Ministero della Marina Mercantile. La gestione poteva       nale alla capacità operativa dell’ente di gestione, al
                       essere affidata ad Enti pubblici, Istituzioni scientifiche ed   livello d’avviamento dell’area protetta marina, nonché a
                       Associazioni riconosciute con il controllo della Commis-        parametri di natura fisico-economica. I parametri partico-
                       sione di Riserva convocata presso la Capitaneria di Porto       lari che sono stati individuati nel corso del 2001 e del
                       e presieduta dal suo Comandante. Dopo 4 anni, nel               2002 appartengono a due categorie. La prima è riferibile
                       1986, sono approvati i primi due decreti di quelle che          ai dati territoriali dell’area marina protetta quali l’esten-
                       saranno per lungo tempo le pioniere tra le Riserve marine       sione delle diverse zone di tutela A, B e C, i chilometri
                       italiane, poste agli estremi della penisola: Ustica e Mira-     costieri ed i loro rapporti; la seconda categoria di para-
                       mare. I decreti istitutivi delle due riserve furono emanati di  metri è riferibile, invece, a caratteristiche organizzative
                       concerto dal Ministero della Marina Mercantile e dal neo        come livello di avviamento dell’area protetta marina e l’e-
                       costituito Ministero dell’Ambiente creato nel luglio del        ventuale presenza dell’organismo di gestione ai sensi
                       1986. I primi passi delle gestioni con i relativi programmi     della L. n. 426/98. Le risorse finanziarie così ripartite tra
                       partono però solamente nel 1989 per il raccordo e “con-         gli attuali 16 Enti gestori vengono erogate secondo uno
                       certazione” delle due Amministrazioni dello Stato. A            schema prefissato dal Ministero ed identico per tutte le
                       dicembre del 1991 viene varata la tanto attesa “Legge           Riserve marine, in base al quale gli Enti elaborano i loro
                       quadro sulle aree protette”, L. n.394/91, che integra con       programmi annuali di gestione. Per programma di
                       alcuni articoli, complicandola, la precedente legge ed          gestione si intende lo strumento attraverso il quale l’Ente
                       inserisce altri 27 siti possibili di reperimento per l’istitu-  gestore pianifica, attua e verifica l’insieme di tutte le atti-
                       zione di Riserve marine. Dopo alcuni anni di sperimenta-        vità, le strategie e gli interventi per la realizzazione delle
                       zione delle gestioni di Miramare ed Ustica ed innumere-         finalità dell’area protetta marina, comprese le finalità di
                       voli studi di fattibilità sulla realizzazione di aree marine    sviluppo sostenibile. Il programma di gestione, predispo-
                       protette, la Legge finanziaria del 1994 prevedeva la sop-       sto dal Direttore della Riserva marina, è sottoposto al
                       pressione del Ministero della Marina Mercantile ed il pas-      parere preventivo della Commissione di Riserva, acquisito
                       saggio delle competenze in materia di tutela dell’am-           il quale viene trasmesso alla Direzione Difesa Mare per
                       biente marino al Ministero dell’Ambiente. Fu un ennesimo        l’approvazione e l’eventuale finanziamento. Il pro-
                       momento di crisi per le Riserve marine con la riorganiz-        gramma di gestione secondo una circolare ministeriale
                       zazione dell’Ispettorato Difesa Mare. Segue un periodo          del 19 aprile 2002 si articola in una serie di obiettivi ope-
                       abbastanza tranquillo con l’attribuzione alle Riserve           rativi distinti tra programma annuale degli interventi di
                       marine dei finanziamenti ordinari con i quali è stato pos-      sviluppo e programma annuale di funzionamento ordina-
                       sibile organizzare in maniera continuativa varie tipologie      rio. Gli obiettivi operativi sono i seguenti:
                       di servizi e progetti gestionali, strutturando così alcune      a) la protezione ambientale;
                       delle nuove Riserve istituite. Alla fine del 1998 viene         b) la valorizzazione delle risorse naturali;
                       approvata la Legge n.426, “Interventi in campo ambien-          c) la diffusione dell’ecologia e la conoscenza degli
                       tale”, che introduce due sostanziali ed importanti cam-
                       biamenti per le aree protette marine: la soppressione               ambienti marini e delle caratteristiche ambientali del-
                       della Consulta per il Mare, che viene sostituita da una             l’area marina protetta;
                       segreteria tecnica di 10 componenti, e la prevista Com-         d) l’educazione ambientale;
                       missione di Riserva viene istituita direttamente presso         e) lo studio e la ricerca scientifica;
                       l’Ente di gestione dell’area protetta marina e non più          f) la promozione dello sviluppo socio-economiche;
                       presso la Capitaneria di Porto. Tutto il resto è storia         Per quanto riguarda il funzionamento ordinario, inteso
                       recente. Un bilancio delle aree protette marine italiane, in    come gestione operativa sono stati individuati altri due
                       sintesi, presenta l’istituzione complessiva di 16 aree          obiettivi operativi:
                       marine istituite per decreto e 3 perimetrazioni a mare in       g) funzionamento ordinario dell’area protetta marina,
                       Parchi nazionali, per un totale di circa 240.000 ettari di          inteso come spese istituzionali, spese per il personale,
                       mare tutelato con diversi vincoli, diverse tipologie e qua-         costi amministrativi, di manutenzione e per servizi;
                       lità dei programmi di gestione. Il Check Up del WWF rap-        h) spese straordinarie di funzionamento, inteso come
                                                                                           acquisto ed installazione di beni durevoli, manuten-
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