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zione straordinaria di beni durevoli, ecc. mentazione della fruizione e dell’utilizzo per la tutela del- Italia dei Parchi - VII
Mentre tale revisione organizzativa era ed è in atto quale l’area protetta marina, anche delle zone A di riserva inte-
intento migliorativo del sistema gestionale delle Riserve grale.
marine, a cui gli Enti gestori stavano e stanno cercando di Questa è, in breve la storia del processo istitutivo delle 16
adeguarsi, due nuove terremoti hanno scosso l’instabile e attuali Riserve marine italiane, delle 47 aree protette
piccolo mondo marino protetto italiano: il disegno di marine previste. Un melodramma di venti atti, uno per
Legge n.1121, “Disposizioni in materia ambientale”, ogni anno dal 1982, evidentemente incompiuto dall’ana-
approvato il 2 luglio 2002 e la possibile riorganizzazione lisi dei dati raccolti dal WWF Italia con il Check Up, con-
del Servizio Difesa Mare passato come Direzione sotto dotto ricordiamo sulla gestione di sole 13 aree marine
l’interim dell’attuale Servizio Conservazione della Natura protette che possono certamente essere considerate un
del Ministero dell’Ambiente. La prima scossa prevede campione rappresentativo del piccolo mondo marino
praticamente che entro la fine del 2002 gli Enti gestori oggi protetto in Italia.
devono individuare la dotazione delle risorse umane Alcuni elementi emersi dall’indagine possono far riflettere
necessarie al funzionamento ordinario della Riserva sulla stabilità futura, sulla qualità e sull’efficacia delle
marina, i cui oneri sono a totale carico dell’Ente gestore gestioni messe in atto nel “Sistema” delle aree protette
stesso a partire dal 2004. Essa per il momento ha causato marine italiane. Le Riserve marine che comprendono
un, ovvio e giusto, corporativismo tra i diversi Enti gestori 167.736 ettari di mare tutelato, ovvero i 408 Km di coste
che si sono riuniti più volte nel corso del 2001 e del 2002 protette (escluse le perimetrazioni marine dei Parchi
(con specifiche riunioni a Portofino, Roma e Ustica) per nazionali), non hanno personale fisso di gestione ma solo
discutere e cercare una possibile soluzione o mediazione precario, con bisogni formativi e di aggiornamento che
a tale norma che di fatto può bloccare l’attività di diversi sono specifici per ogni Riserva. La perimetrazione a mare
Enti di gestione. L’onda d’urto maggiore si avrà chiara- delle Riserve sembra essere completata solamente nella
mente tra due anni anche se la revisione già messa in atto metà di quelle prese in esame. Il regolamento d’organiz-
dal Ministero dell’Ambiente durante il 2001 aveva già zazione della riserva è completato ed approvato per solo
preannunciato la norma ora in vigore. Gli Enti gestori tre Riserve. Circa il 60 % delle Riserve censite dichiara di
riuniti attualmente in una sorta di auto-coordinamento avere attivato dei servizi di accoglimento per il pubblico,
sono chiaramente contrari a quanto stabilito dalla norma strutture didattiche e centri di monitoraggio, ed in genere
e si cerca di sensibilizzare opportunamente la parte poli- servizi per i visitatori. Pur consapevoli dei diversi livelli
tica per un auspicato emendamento che garantisca gestionali che ogni Riserva può mettere in atto, eviden-
comunque un contributo alle spese di personale, almeno ziati dal check-up e che comunque richiedono certi tempi
fino al 40 % delle spese totali, per il funzionamento ordi- di attuazione non proprio immediati, dobbiamo critica-
nario di una Riserva marina. La seconda scossa è stata mente tenere presente il cronogramma messo in atto in
avvertita per ora solo marginalmente, con il ritardo del- questo ultimo ventennio per la sola istituzione amministra-
l’approvazione dei programmi d’interventi per lo svi- tiva delle Riserve marine italiane:
luppo, e si resta in attesa delle nuove linee guida per la 1986: istituite le Riserve marine di Miramare ed Ustica (2)
gestione conseguenti, sostanzialmente, al passaggio delle 1989: istituite le Riserve marine delle Isole Ciclopi e delle
competenze sulle aree protette marine al Servizio Conser- Isole Tremiti (4)
vazione della Natura, che già sovrintende la gestione dei 1991: istituite le Riserve marine delle Isole Egadi, Capo
Parchi nazionali e delle Riserve naturali statali terrestri. In Rizzuto e di Torre Guaceto (7)
uno specifico incontro plenario, tenutosi il 14 maggio 1997: istituite le Aree Protette Marine delle Cinque Terre,
2002 presso la sede del Ministero dell’Ambiente, con il Isola di Ventotene, Porto Cesareo, Punta Campanella,
Direttore del Servizio Conservazione della Natura, dott. Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre, Isola di Tavolara
Aldo Cosentino, è stata praticamente ribadita la necessità (13)
di limitare le spese di gestione corrente come aspetto 1998: istituita l’Area Protetta Marina di Capo Carbonara
generale di contenimento della spesa pubblica, già (14)
avviato dal precedente Governo, con l’attivazione d’inter- 1999: istituita l’Area Protetta Marina di Portofino (15)
venti di sviluppo che garantiscano il possibile autofinan- 2000: istituita l’Area Protetta Marina delle Secche di Tor
ziamento delle Riserve marine. Il Ministero dell’Ambiente Paterno (16)
ha ribadito anche la volontà politica dell’attuale Governo, Considerando una semplice proiezione temporale se per
che vuole le Riserve marine, e più in generale le aree istituire 16 Riserve marine sono stati necessari 20 anni
naturali protette, orientate a divenire veri laboratori spe- possiamo stimare che per completare l’iter istitutivo delle
rimentali per uno sviluppo economico eco-sostenibile, rimanenti aree protette marine, previste dalle Leggi di
dove la conservazione del patrimonio naturale non può riferimento, occorreranno altri 39 anni. Sarà l’anno
essere fine a se stessa, ma dovrebbe avere come elemento 2041…!
irrinunciabile la creazione di opportunità di reddito eco-
nomico e la partecipazione alle scelte gestionali delle * Direttore della Riserva Marina di Miramare
popolazioni locali. Laddove queste condizioni nella
gestione delle singole Riserve marine non fossero oppor-
tunamente riscontrate, anche se non si comprende ancora
secondo quali indicatori oggettivi ed obiettivi, non si
esclude la possibilità di rivedere le zonazioni e la regola-