Page 89 - ItaliadeiParchi_Ferroni2002
P. 89

APPENDICE

attenzione n. 26 - LXXXIV  Dalla risorsa mare alla protezione                                  sono per lo più enti locali; il direttore è nel 90% dei casi un
                           delle aree sensibili: linee guida alla                              consulente a contratto; la pianta organica è presente nel
                           gestione integrata                                                  66% dell’AMP; la vigilanza e sorveglianza è assicurata al
                                                                                               70% dalla Capitaneria di Porto, al 20% dalla Forza pub-
                           di Donatella Taverniti                                              blica, al 10% dai vigili urbani. Dallo stato di attuazione e
                                                                                               pianificazione è risultato che il 33% delle AMP ha il regola-
                           Oggi il concetto di gestione integrata del territorio, in           mento ed il piano di gestione approvato; nel 33,3% è in
                           quanto momento di indirizzo e coordinamento delle azioni            adozione, nelle restanti aree è in fase di elaborazione. La
                           e delle scelte che ricadono nello spazio fisico, viene ad assu-     zonazione è completa in tutte le aree; la segnaletica a mare
                           mere il ruolo di strumento di pianificazione ambientale e ter-      è presente nel 66% dei casi, mentre quella a terra solo nel
                           ritoriale. La stessa diviene così il luogo privilegiato dove, da    33,3%; riguardo la presenza di altri piani, (piano faunistico,
                           un lato, si supera la dicotomia tra tutela passiva e tutela         flogistico, di monitoraggio ambientale, promozione, ecc.)
                           attiva del territorio e dall’altro, si realizza un momento fon-     sono presenti nel 33,3% dei casi. Dal punto di vista della
                           damentale di collegamento con le strategie comunitarie.             fruizione, è stata accertata la presenza di centri visita ope-
                           Nel caso specifico dello studio proposto, ovvero le Aree            rativi, nel 66% delle AMP; la produzione di materiale edito-
                           marine protette, la gestione integrata assume un ruolo estre-       riale pubblicato dagli enti di gestione è principalmente di
                           mamente importante per facilitare le scelte di sviluppo com-        tipo divulgativo, seguono in ordine, pubblicazioni, mate-
                           patibili con la conservazione dell’ambiente e per elevare,          riale didattico, carte dei sentieri subacquei e cd-rom. Nel-
                           allo stesso tempo, il rendimento degli usi sostenibili.             l’indagine sui finanziamenti e progetti è stata constatata una
                           Si deve partire dal principio che il territorio marino costiero     prevalenza di progetti realizzati o finanziati dagli enti di
                           non è un’area separata dal territorio in cui si situa, ma inte-     gestione riguardanti, in ordine decrescente, la gestione e
                           ragisce con fenomeni non solo localizzati al suo interno.           tutela dell’ambiente marino, la gestione del patrimonio natu-
                           Tipici esempi sono la ricaduta di inquinanti e di scarichi non      ralistico (reintroduzione specie fauna e flora), la gestione del
                           controllati, con origini localizzate anche molto lontano dal-       patrimonio ittico, la realizzazione di programmi di educa-
                           l’area protetta, ma i cui effetti la interessano, o gli insedia-    zione ambientale, la gestione del patrimonio storico-archi-
                           menti turistici prossimi alla costa, che utilizzano i territori     tettonico-edilizio, la promozione dello sviluppo turistico, la
                           protetti come richiamo di speculazioni e i cui effetti di mag-      promozione e realizzazione eventi sportivi. I dati eviden-
                           gior carico antropico ricadono necessariamente su l’area            ziano quindi una prevalenza di tipologie di progetti coerenti
                           protetta. Ben più sistematici sono gli effetti d’inquinamento       con le finalità di un’area protetta marina. La carenza di
                           scaricati a mare dai corsi d’acqua o le varie opere di              risorse finanziarie è il problema più significativo evidenziato
                           cementificazione a monte dei bacini idrografici che interfe-        dagli enti; seguono, in ordine decrescente, limitatezza di
                           riscono nel trasporto solido dei corsi d’acqua con conse-           fondi per acquisizioni di strutture, carenza qualitativa e
                           guenze nel ripascimento degli arenili. Nelle fasce marine-          quantitativa del personale, sovrapposizione di competenze
                           costiere emergono dunque, diversi problemi conflittuali che         tra enti locali: è risultato infatti che il 66,6% delle AMP, sono
                           derivano dal concorso fra molteplici fattori, e che non pos-        anche sedi di riserve terrestri, che vengono gestite da enti di
                           sono essere risolti in senso normativo statico, considerando        gestione diversi da quello delle AMP. I problemi legati alla
                           le aree marine protette come “isole” soggette a particolare         gestione delle risorse naturali, nel tratto di costa dell’AMP,
                           protezione, al di fuori delle politiche delle coste. E’ dunque      sono dovuti principalmente: alla depurazione delle acque,
                           necessario compiere uno sforzo di immaginazione e di                che risulta insufficiente nei mesi di picco turistico, nel 100%
                           creatività per superare le criticità locali nei rapporti tra terra  dei casi, seguono in ordine decrescente, il bracconaggio, la
                           e mare, per una maggiore integrazione degli strumenti di            presenza di rifiuti nei fondali, la pesca professionale ille-
                           gestione di tutte le aree sensibili, nella ricerca di strategie     gale, l’erosione della costa, la presenza eccessiva attività
                           idonee a superare la logica delle responsabilità “trasversali”      antropica subacquea, la presenza di diving, il passaggio di
                           alla linea di costa, inserendo tutti gli interventi finalizzati     navi. I vincoli maggiori, alla visita e per la fruizione dei visi-
                           alla protezione dell’ambiente marino in un contesto di              tatori dell’aree protette, sono dati principalmente da una
                           azioni opportunamente programmate e coordinate tra di               inadeguata informazione e segnaletica nel 66,6% dei casi,
                           loro, andando ben oltre la dimensione locale.                       seguono in ordine decrescente, la presenza eccessiva di
                           In particolare i dati di seguito riportati si riferiscono esclusi-  traffico nautico, concentrazione dei visitatori in aree sensi-
                           vamente alla Regione Sicilia, dove sono stati effettuati dei        bili e aumento del livello d’inquinamento del mare nei mesi
                           colloqui diretti con i responsabili delle AMP, allo scopo di        di picco, inadeguatezza delle strutture di fruizione, mancato
                           effettuare una verifica qualitativa sulla gestione, individuare     uso di alcune risorse dell’AMP, presenza di zone di ormeg-
                           i punti di forza e di debolezza, evidenziarne le potenzialità       gio e rimessaggio in siti vulnerabili nel tratto di costa pro-
                           e le opportunità di sviluppo. Dalle indagini effettuate è risul-    spiciente l’AMP. Dall’analisi sui rapporti comunicativi del-
                           tato infatti che il tratto di costa prospiciente l’Area marina      l’ente gestore con il territorio, emerge una media conflittua-
                           protetta è occupato per il 65% da centri abitati, porti artifi-     lità con i residenti e con i pescatori nel 100% dell’AMP,
                           ciali e naturali, strade comunali, stabilimenti balneari; sol-      segue quella con i diportisti e i pescatori sportivi media-
                           tanto il restante 35% è ambiente naturale. Gli enti gestori         mente alta in tutte le aree. I rapporti tra l’ente di gestione
   84   85   86   87   88   89   90   91   92   93   94