Page 2 - Lentini_mattanza
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si  ricava  un  quadro  chiaro  e  preciso  sia  delle  rispettive  mansioni  che  delle  re-
         tribuzioni.
             Con  tale  contratto,  stipulato  ad  inizio  stagione,  cioè  nell'aprile  del  1811,  5
         rajsi,  4  sottopadroni,  2  capiguardie,  11  marinaj,  2  maestri  di  mare,  5  /aratici,  10
         muxiari,  2  garzoni,  l  palascarmiere  e  l  capo  maestro  di  baglio,  s'impegnavano  a
         prestare  la  loro  attività  all'interno  della  tonnara  per  le  operazioni  di  pescagione  e
         salato.  L'arco  di  tempo  per  il  quale  valevano  diritti  e  obblighi  delle  parti,  anda-
         va  al  di  là  del  periodo  compreso  tra  il  calato  e  la  tagliata  dell'apparato  di  reti,
         ancore  e  galleggianti,  sia  per  le  laboriose  operazioni  preparatorie,  sia  per  quelle
         di  salagione  di  parte  del  pescato  a  fine  mattanza.
              Intanto  si  ponga  subito  l'attenzione  su  due  dati  per  lo  meno  curiosi  e  cioè
         il  primo  che  attiene  all'esistenza  di  ben  5  rojsi  in  una  tonnara  come  la  Vergine
         Maria,  quando  neppure  nelle  più  grandi  come  Favignana  è  stato  riscontrato  un
         fatto  analogo e);  in  secondo  luogo,  la  figura  dei  sottopadroni  che  probabilmente
         corrispondevano  ai  suttarajsi,  altrove  presenti("'),  potenziali  sostituti  del  rajsi,  uo-
          mini  di  fiducia  scelti  tra  i  più  abili  dei  capiguardia.
              Il  rajsi,  notoriamente,  è  il  capo  ciurma  dei  tonnaroti  ma  è  anche  l'indiscusso
          direttore  della  mattanza.  Risulta  da  carte  antecedenti  la  definizione  del  contratto
          che  almeno  l  dei  5  rajsi,  doveva  essere  scelto  dal  proprietario  della  tonnara ( )~
                                                                                       5
          ma  si  apprende  pure  che  i  5  non  si  trovavano  affatto  tutti  sullo  stesso  piano  ge-
          rarchico,  come  dimostra  d'altronde  la  logica  retributiva  volta  a  differenziare  ruoli
          e  funzioni  anche  nell'ambito  di  una  stessa  qualifica.  Sicché,  nell'aprioristica  asse-
          gnazione  delle  quote-parti  sul  pescato,  di  cui  si  dirà  più  avanti,  solo  ad  l  rajsi
                                                                      6
          spettavano 3  parti,  2  parti  e  1/2 ad  altri  3  e  2  al  quinto rajsi ( ).  In  questo  modo,
          il  principio  gerarchico  era  pienamente  rispettato  con  il  riconoscimento  contrat-
          tuale  di  un  capo-rajsi.  l  capiguardie,  rappresentavano  l'élite  dei  tonnaroti,  essendo
          tra  i  più  qualificati  ed  esperti.  I  due  maestri  di  mare  erano  rispettivamente  un
          falegname  e  un  calafatare (1),  quindi  non  direttamente  chiamati  in  causa  nello
          svolgimento  della  pesca.  I  muxiari,  chiamati  così  dal  nome  della  barca  sulla  quale
          operavano,  la  musciara  o  muciara,  controllavano  il  complesso  sistema  di  galleg-
           giamento  della  tonnara;  il  palascarmiere  era  in  funz!one  d'appoggio  a  seconda
           della  necessità  e  i  /aratici  colpivano  il  tonno  in  una  delle  camere  della  morte  con
           particolari  arpioni.  Tuttavia  la  divisione  dei  ruoli  e  delle  funzioni  doveva  rite-
           nersi  sufficientemente  elastica  essendo  stabilito  per  esempio  che  alcuni  /aratici
           venissero  destinati  a  palascarmieri.  Accanto  a  questi  che  rappresentavano  i  di-
           retti  pr:st~tori .d'opera  della  tonnara,  il  gabellato  ovviamente  assumeva  mediante
           contratti  smgoh,  altra  forza  lavoro  per  garantire  i  servizi  necessari  all'.  t   d  1
           h  l .   ·1  h  b.   s  .    .   9  ,          10                   tn  erno  e
            ag 10:  1   ar  :ere (  ) ,  tl  bottata (  ),  l acqualoro (  )  il  taverna io ( 11)   1
                     .     .                                '               ,  ecc.  n  que-
           sto  mo~o t1  bagho-tonnar~, nel  suo  complesso  era  molto  più  che  semplice  luogo  di
           produziOne,  assumendo  pmttosto  tutte  le  caratteristiche  di  un  m  nd   ,   ·
              .            .         .                                   o  o  a  se,  gestito
           e  dtretto  da  prectse  gerarchie  e  regole  interne.


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