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1887a); Colle S.  Rizzo,  Lentini, Ficuzza (Ramme,  1927, sub Pholidoptera
                schmidti bimucronata); Madonie (Castelbuono, loc. Monticelli, loc. Milocca,
                M . S. Salvatore, Petralia, loc. Mandarini, Petralia, P.no Farina, Collesano, P.no
                Zucchi, P.no Battaglia, loc. Spina Puci), Nebrodi (Portella di Femmina Mor-
                ta), M. Altesina, Cassaro, Ficuzza, Godrano-Ficuzza, Piana degli Albanesi (Mas-
                sa, 1999); Godrano-Ficuzza, Piana degli Albanesi (Massa e Ragusa, 1999); Ne-
                brodi (Alcara Li Fusi, Caronia, P.lla Mi raglia, P.  Castellano, Serra del Re),
                Madonie (M. Ferro, Mufara), Antillo, Avola (foce F.  Cassibile), Baucina, Fiu-
                medinisi, Fondachelli, Maletto, Mandanici, P.lla Mandrazzi, Etna (Rif Mari-
                 ni), Mongiuffi, Montallegro, Randazzo, Piani di Rummolo, Vizzini (Fontana
                et al., 2005).
                   Avevo ritenuto questo taxon una specie valida, endemica della Sicilia, carat-
                 terizzata da titillatori di grande mole, particolarmente allungati e con branche
                 apicali distanziate, abbastanza distinta dalle altre Eupholidoptera italiane, con
                 cui non ha certamente intrattenuto rapporti recenti (Massa, 1999). çiplak et
                 al.  (2009) lo attribuiscono a E.  chabrieri (Charpentier, 1825), ma è da consi-
                 derare più affine a E.  magnifica (A.  Costa, 1863), che questi Autori ritengono
                sinonimo di E.  chabrieri, da cui però si distingue abbastanza nettamente. In Si-
                 cilia vive soprattutto alle quote medie e alte, ove è discretamente diffusa in esta-
                 te-autunno; fu descritta su esemplari di Colle San Rizzo (Peloritani), ma è sta-
                 ta rinvenuta anche a quote basse, in località molto fresche (ad es. corsi di fiumi).


                    Yersinella raymondi (Yersin, 1860)
                   Colle S. Rizzo, Torr. Lottomolino (Ramme, 1927, sub Anterastes raymondz);
                 Salina, Filicudi (Failla et al.,  1973); Barcellona, Novara di Sicilia, Mandanici,
                 Fiumedinisi, Fornazzo, Francavilla di Sicilia, S. Lucia del Mela, Rometta, San
                 Pier Niceto, Sicaminò, Castroreale, Malfa, Mandanici, Milo, Motta Camastra,
                 Rodì, Linguaglossa, Zafferana, Pintorna (Castelbuono) (Fontana et al., 2005).
                    Specie mediterranea, abbastanza frequente in zone interne della Sicilia (ad

                 es. Lago di Pergusa, Fiume Imera meridionale, Torr. Vaccarizzo).


                    Pterolepis pedata A. Costa, 1882
                    Lampedusa (Dubrony, 1878, sub Rhacocleis brisouti; Baccetti et al., 1995).
                    Specie distribuita in Sardegna, a Lampedusa ed in Tunisia.
                    Nota. Quando Dubrony (1878) segnalava la Rhacocleis brisouti (= R. annu-
                 lata)  a Lampedusa, la nomenclatura dei generi Rhacocleis Fieber, 1853 e Ptero-

                 lepis Rambur, 1838 era obiettivamente confusa (Willemse e Willemse, 2005).
                 Generalmente la separazione tra Pterolepis e Rhacocleis si è basata sul numero di
                 spine apicali nelle tibie posteriori (quattro in Pterolepis, due in Rhacocleis); so-
                 lo recentemente Willemse e Willemse (2005) hanno messo in evidenza che que-
                 sto è un carattere variabile, al punto che, utilizzandolo da solo, si rischia di iden-



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