Page 14 - N.Agostini_2002
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            Parte Terza: Ricerca                                                                                                  6. La migrazione dei rapaci in Italia

            in parte sull'isola di Marettimo; la seconda tra la Libia e la Sicilia meridionale at-  orientale (Ciaccio e Priolo, 1997; Agostini e Logozzo, 2000). Centinaia dì uccelli,
            traverso l'isola di Malta (Beaman e Galea, 1974; Agostini e Logozzo, 1998; Ago-  infine, attraversano il Ttrreno concentrandosi sul promontorio del Circeo e sult-
            stini, 2001a). Fino ad oggi, non è stato quantificato il flusso migratorio di questa   le isole di Marettimo e Capri (Corbi et al., 1999; jonzén e Pettersson, 1999; Ago-
            specie attraverso il Ttrreno. Le due rotte convergono sullo Stretto di Messina, do-  stini et al., in stampa). In questo periodo è stata osservata una sovrapposizione
            ve si registra, in assoluto, la maggiore concentrazione di Falchi di palude mi-  dei periodi di migrazione degli adulti e dei giovani (Agostini e Logozzo, 2000).
            granti; in conteggi effettuati tra il1989 ed il 2000, un massimo di 3074 individui
            è stato rilevato nel 2000, picco all'inizio di aprile (Zalles e Bildstein, 2000; Corso,
            2001). Sebbene questa specie non mostri una forte tendenza a migrare in gruppo,
                                                                                          6.5.4 Albanella minore (Circus pygargus)
            sull'isola di Marettimo sono stati osservati anche più di 100 individui insieme
            (Agostini e Logozzo, 1998; Agostini oss. pers.). Superato lo Stretto di Messina, un   È specie migratrice totale. Durante la migrazione primaverile, centinaia di indi-
            notevole numero di uccelli devia verso NE attraversando il mar Jonio ed il Ca-  vidui attraversano il Canale di Sicilia concentrandosi, in seguito, sullo Stretto di
            nale d'Otranto (332 osservati nel1989: Gustin, 1989; Gustin e Pizzari 1998), men-  Messina (massimo 866 individui osservati nel 2000; Corso, 2001). Il picco si veri-
            tre gli individui migranti lungo la dorsale apperuùnica si concentrano sul pro-  fica intorno alla fine di aprile. Probabilmente, parte dei rapaci migranti sul Me-
            montorio del Conero e sulle pendici del Monte S. Bartolo (Borioni, 1993; Pandol-  diterraneo centrale appartengono alla popolazione nidificante in Italia (popola-
            fi e Sonet, 2001; Gustin et al., in stampa). Un consistente numero di Falchi di pa-  zione stimata in 200-300 coppie: Martelli e Parodi, 1992), parte alla popolazione
            lude viene infine segnalato lungo l' Apperuùno Ligure, dove 427 individui sono   nidificante nell'Europa orientale (Cramp e Simmons, 1980). Gustin (1989) ripor-
            stati contati nel1990 (Baghino, 1996).                                        ta il passaggio di 132 individui a Capo d'Otranto nel1989. Tuttavia, in Italia, so-
            È interessante riportare la notevole differenza tra i risultati degli studi effettuati   no state registrate anche ricatture di uccelli inanellati nell'Europa centrale (Mar-
            su questa specie sullo Stretto di Messina ed a Capo d'Otranto. Nel primo sito la   telli e Parodi 1992). I dati fino ad oggi raccolti sembrano escludere l'esistenza di
            maggior parte degli individui osservati sono adulti e, come prima accennato, iJ   un analogo flusso migratorio autunnale di questa specie nell'Italia meridionale;
            picco si verifica tra la fine di marzo e l'inizio di aprile con una parziale sovrap-  soltanto alcune decine di individui vengono osservati sul promontorio del Cir-
            posizione dei periodi di migrazione degli uccelli appartenenti alle due classi di   ceo e lungo l' Apperuùno calabrese (Agostini e Logozzo, 1997; Corbi et al., 1999).
            età (Agostini e Logozzo 2000, Zalles e Bildstein 2000). A Capo d'Otranto Gustin   Differentemente dalle altre specie di rapaci migranti su lunga distanza, le Alba-
            e Pizzari (1998) non hanno effettuato i conteggi in questo periodo, con il risulta-  nelle minori non sospendono la muta durante la migrazione post-riproduttiva
            to che la maggior parte degli individui rilevati erano giovani ed il picco è stato   (Arroyo e King, 1996). Poiché la mancanza di alcune remiganti comporterebbe
            osservato in maggio, quando quasi tutti i Faldù di palude in migrazione sono   costi energetici più elevati durante il lungo volo battuto attraverso il Mediterra-
            giovani (Agostini e Logozzo 1998, 2000). Inoltre osservazioni effettuate sul pro-  neo centrale, è stato ipotizzato che la maggior parte degli uccelli nidificanti in
            montorio di Cap Bon durante la prima metà di maggio del1990, hanno eviden-    Italia scelgano una differente rotta durante la migrazione autunnale, forse con-
            ziato che i giovani Falchi di palude, forse perché non motivati dal punto di vista   centrandosi sullo stretto di Gibilterra (Agostini e Logozzo, 1997). Probabilmente,
            riproduttivo, raramente iniziano subito la traversata del mare rendendo impos-  in questo periodo, i  giovani apprendono questa  rotta  migrando insieme  agli
            sibile evitare riconteggi (Agostini et al., 1994c). Un analogo comportamento po-  adulti; diversamente, un passaggio di giovani Albanelle minori, migranti lungo
            trebbe avere distorto i dati raccolti lungo la costa pugliese determinando una dif-  un asse N-S geneticamente definito, avrebbe dovuto interessare l'Italia centro-
            ferenza ancora più marcata tra i conteggi degli individui appartenenti alle due   meridionale.
            classi di età. A Capo d'Otranto, infatti, molti uccelli sono stati osservati migrare
            parallelamente alla linea di costa e poiché gli onùtologi hanno utilizzato una po-
            stazione situata circa 700 m nell'entroterra, è presumibile risultasse difficoltoso
            verificare quanti uccelli intraprendessero la traversata del mare, quanti volasse-  6.5.5 Capovaccaio (Neophron percnopterus)
            ro effettivamente lungo la costa e quanti di essi tendessero a bloccare la migra-  La popolazione europea è  migrabice totale (Cramp e Simmons, 1980). Recenti
            zione transitando nuovamente nell'area di studio.                             stime indicano in 10-30 coppie la popolazione nidificante in Italia, la maggior
            Durante la migrazione auhmnale, questa specie attraversa l'Europa meridiona-  parte delle quali in Sicilia (LIPU e WWF, 1999). Individui estivanti sono stati inol-
            le in settembre (Cramp e Simmons, 1980). Un minor numero di individui sembra   tre segnalati nella Toscana e nel Lazio (Liberatori e Massa, 1992). Durante la mi-
            concentrarsi nell' Apperuùno calabrese ed una notevole corrispondenza è stata ri-  grazione primaverile pochi individui vengono segnalati sullo Stretto di Messina
            scontrata tra i conteggi effettuati lungo le pendici dei Monti Covello e Contessa   (in media 5 a stagione: Zalles e Bildstein, 2000) e sull'isola di Marettimo (Agosti·
            (460 individui nel1996) e queUi rilevati sull'isola di Malta (Agostini e Logozzo,   ni oss. pers.). Contrariamente, durante la migrazione autunnale, 70 individui so-
            1997, Coleiro et al., 1996). Tuttavia, 80-100 Falchi di palude, giovani e femmine,   no stati osservati sull'isola di Marettimo tra la fine di agosto e la prima metà di
            non raggiungono l'arcipelago maltese, svernando nelle aree umide della Sicilia   settembre del1998; di essi soltanto due erano giovani (Agostini et al., 2000). Que-


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