Page 16 - N.Agostini_2002
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           Parte Terza: Ricerca

           sti dati suggeriscono che prevalentemente Capovaccai estivanti in Italia utilizzi-
           no questa rotta migratoria. Questa ipotesi infatti concorderebbe con le osserva-
           zioni effettuate sul promontorio di Ca p Bon e sullo Stretto di Messina durante il
           periodo primaverile, quando la maggiore concentrazione di uccelli è stata ripor-
           tata dopo la metà di aprile (Thiollay, 1975, 1977; Dejonghe, 1980; Dimarca e Iapi-
           chino, 1984; Agostini e Malara, 1997), periodo tardivo per la migrazione prima-
           verile di questa specie (Cramp e Simmons, 1980). Tuttavia esiste un'enorme dif-
           ferenza tra i conteggi effettuati in Tunisia (Thiollay, 1975, 1977; Dejonghe, 1980)
           e quelli rilevati sullo Stretto di Messina. In particolare Thiollay (1977) riportava
           una stima di più di 600 individui migranti attraverso il Canale di Sicilia, mentre
           Oejonghe (1980) rilevò 119 individui in osservazioni effettuate soltanto durante
           la prima metà di maggio del1979. Sullo Stretto di Messina tra il1984 ed il1998.
           è stato segnalato un massimo di 14 i?dividui (Dimarca e  lapichino, 1984; Gior-
           dano, 1991; Zalles e Bildstein, 2000). E probabile che gli enormi conteggi riporta-
           ti sul promontorio tunisino siano stati causati da ripetuti avvistamenti di indivi-
           dui appartenenti alla popolazione nidificante e/ o estivante in Tunisia. Tale ipo-
           tesi è in accordo con i risultati di uno studio effettuato a Cap Bon tra il3 ed il15
           maggio 1990 (Agostini et al., 1994c); in quel periodo furono contati 152 Capovac-
           cai, ma soltanto 9 (5,9%) iniziarono la traversata del braccio di mare; durante lo
           stesso periodo 3 individui furono osservati sullo Stretto di Messina.


           6.5.6 Biancone (Circaetus gal/icus)
           Specie migratrice totale (Cramp e Simmons, 1980). Il Biancone utilizza prevalen-
           temente il volo veleggiato durante gli spostarnenti migratori, attraversando bre--•
           vi bracci di mare (Kerlinger, 1989). Durante le migrazioni nel bacino del Medi-
           terraneo, la maggiore concentrazione di individui è stata osservata sullo Stretto
           di Gibilterra (Finlayson, 1992). La popolazione italiana è stimata in 380-415 cop-
           pie, quasi tutte presenti lungo il versante tirrenico dell'Italia centrale, nell' Ap-
           peruùno Ugure e nelle Alpi e Prealpi dal Piemonte al Friuli (Cattaneo e Pctretti,
           1992). Sia durante i movimenti primaverili, sia durante quelli autunnali pochi in-
           dividui vengono segnalati rispettivamente sullo Stretto di Messina e  sull'Ap-
           peruùno calabrese (Dimarca e lapichino, 1984; Giordano, 1991; Agostini e Logoz-
           zo 1995a, 1995d, 1997; Agostini e Malara, 1997; Zalles e Bildstein, 2000). Inoltre
           osservazioni effettuale in primavera sulle isole di Malta e Marettimo suggerisco-
           no che non esista una vera e propria rotta migratoria di questa specie attraverso   Fig. 6.6- 8Jancone. pntnllDtrll (sp•egwone rome in fig. 6.2).
           il Mediterraneo centrale (Beaman e Galea, 1974; Agostini e Logozzo, 1998) seb-
           bene in autunno, sull'isola di Malta, movimenti tardivi sono talvolta segnalati   tizzando che alcwù individui svernanti in Sicilia lascino l'isola negli anni in cui   -tf
           (29 Bianconi osservati sull'isola il lO novembre 1993; Coleiro 1999). Le centinaia   le prede scarseggiano (Agostini e Logozzo, 1997). Tu.t~avi.a ~u~ta è solo. ~·i~~­
           di individui riportati da Thiollay (1977) sul promontorio di Cap Bon in prima-  tesi, in quanto Lo Valvo et al. (1993) ritengono che gh mdtv1dut osservati m Stct-
          vera probabilmente sono il risultato di riconteggi di uccelli nidificanti e/ o esti-  lia siano sedentari. In Italia, il maggior numero di Bianconi è stato osservato nel-
           vanti in Tunisia. l podù individui osservati in migrazione nell'Italia meridionale   l' Appennino Ugure sia in primavera (max. circa ~00 ~el 2001; Baghino, in ~~~
           potrebbero appartenere alla piccola popolazione nidificante in Calabria e Basili-
                                                                                          pa} che in autunno (max. circa 550 nel 2001; Baghino, m stampa}. Nelle Alpt M
          cata e svernante in Sicilia (Mascara, 1985; Agostini e Malara, 1997), mentre i mo-
                                                                                          rittime circa 200 individui vengono segnalati in autunno (Belaud et al., 2001). l
          vimenti irregolari osservati su Malta in autunno, potrebbero essere spiegati ipo-
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