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2 - Materiali e metodi


            Per compiere questa ricerca mi sono avvalsa della collezione Caruso messa insieme durante
            l’ultimo  ventennio da  numerosi  ricercatori in  diverse  aree  della  Sicilia,  delle  Isole

            circumsiciliane  e  dell’Arcipelago  Maltese  e  conservata presso  il  Dipartimento  di  Scienze
            Biologiche, Geologiche e Ambientali di Catania.

            Gli animali collezionati nel periodo 2003-2013 derivano da campagne di raccolta a cui io
            stessa ho partecipato.

            I metodi di campionamento utilizzati per la raccolta del materiale da me esaminato sono
            stati:

                -   RACCOLTA  A  VISTA in  humus, grotte  e  sotto  pietre mediante  l’utilizzo  di

                    pinzette entomologiche. Questa tecnica di campionamento nel caso si adotti per il
                    conteggio  di  organismi  di  piccole  dimensioni,  può  richiedere  molto  tempo  e
                    attenzione. Il  metodo  di  campionamento  risente  molto  della  capacità  del

                    raccoglitore.

                -   VAGLIO  ENTOMOLOGICO (Winkler):    La tecnica  consiste  nel  setacciare  la
                    lettiera ed il suolo immediatamente sottostante con una rete le cui maglie misurano

                    ½ o 1 cm.
                -   SELEZIONATORE  DI  BERLESE: Sfrutta  la  reazione  di  fuga  della  fauna  del

                    suolo dalla luce e dall’essiccamento provocato da una fonte luminosa. La tecnica
                    consiste nel porre la lettiera e/o il suolo sottostante all’interno di un contenitore il

                    cui fondo è rappresentato da una rete a maglie di 1 cm per lato. Gli organismi che
                    presentano per lo più fototassia negativa, si dirigono verso il fondo cadendo in un

                    imbuto al fondo del quale si trova un contenitore di raccolta.
                    Questa  metodica  è  utile  per  raccogliere  animali  di  piccola  dimensione  spesso

                    difficilmente  osservabili  sul  campo  (per  esempio  Platyarthridae,  Bathytropidae,
                    Trichoniscidae, Spelaeoniscidae).

                -   PITFALL  TRAPS:  L’utilizzo    delle  pitfall  traps  è  un  buon  metodo  di
                    campionamento  dovuto alla sua semplicità e facilità di applicazione (Greenslade &

                    Greenslade, 1971). Risulta efficace e conveniente per osservare qualitativamente la

                    fauna del suolo e dà inoltre la possibilità di paragonare faune di habitat differenti.
                    Presenta comunque dei limiti e per questo dovrebbe essere usato unitamente ad

                    altri metodi di raccolta (Greenslade, 1964), soprattutto se utilizzato per ottenere e
                    comparare  stime  sull’abbondanza  di  specie  di  habitat  diversi  (Greenslade,  1964;

                    Niemelä et al., 1990; Spence & Niemelä, 1994).



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