Page 42 - Pezzino_2014
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2 - Materiali e metodi
Per compiere questa ricerca mi sono avvalsa della collezione Caruso messa insieme durante
l’ultimo ventennio da numerosi ricercatori in diverse aree della Sicilia, delle Isole
circumsiciliane e dell’Arcipelago Maltese e conservata presso il Dipartimento di Scienze
Biologiche, Geologiche e Ambientali di Catania.
Gli animali collezionati nel periodo 2003-2013 derivano da campagne di raccolta a cui io
stessa ho partecipato.
I metodi di campionamento utilizzati per la raccolta del materiale da me esaminato sono
stati:
- RACCOLTA A VISTA in humus, grotte e sotto pietre mediante l’utilizzo di
pinzette entomologiche. Questa tecnica di campionamento nel caso si adotti per il
conteggio di organismi di piccole dimensioni, può richiedere molto tempo e
attenzione. Il metodo di campionamento risente molto della capacità del
raccoglitore.
- VAGLIO ENTOMOLOGICO (Winkler): La tecnica consiste nel setacciare la
lettiera ed il suolo immediatamente sottostante con una rete le cui maglie misurano
½ o 1 cm.
- SELEZIONATORE DI BERLESE: Sfrutta la reazione di fuga della fauna del
suolo dalla luce e dall’essiccamento provocato da una fonte luminosa. La tecnica
consiste nel porre la lettiera e/o il suolo sottostante all’interno di un contenitore il
cui fondo è rappresentato da una rete a maglie di 1 cm per lato. Gli organismi che
presentano per lo più fototassia negativa, si dirigono verso il fondo cadendo in un
imbuto al fondo del quale si trova un contenitore di raccolta.
Questa metodica è utile per raccogliere animali di piccola dimensione spesso
difficilmente osservabili sul campo (per esempio Platyarthridae, Bathytropidae,
Trichoniscidae, Spelaeoniscidae).
- PITFALL TRAPS: L’utilizzo delle pitfall traps è un buon metodo di
campionamento dovuto alla sua semplicità e facilità di applicazione (Greenslade &
Greenslade, 1971). Risulta efficace e conveniente per osservare qualitativamente la
fauna del suolo e dà inoltre la possibilità di paragonare faune di habitat differenti.
Presenta comunque dei limiti e per questo dovrebbe essere usato unitamente ad
altri metodi di raccolta (Greenslade, 1964), soprattutto se utilizzato per ottenere e
comparare stime sull’abbondanza di specie di habitat diversi (Greenslade, 1964;
Niemelä et al., 1990; Spence & Niemelä, 1994).
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