Page 4 - Riggio_Lari_1989
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-Non sipuò dire ma questa non è neanche la sedeadatta per
farlo - che le prerogative autonomistiche siano state in passato
impiegate in modo migliore: è difficile dimenticare i
prowedimenti in deroga alla legge nazionale che furono presi
nel 1970 per accontentare i fautori della caccia primaverile, la
liberalizzazione della pesca con autorespiratore decretata nei
primi anni 80, la cancellazione di alcuni vincoli paesaggistici
come quello su Monte Pellegrino (poiripristinato in seguito ad
unr~ccupazionedi protesta del monte) o ancora, per citare un
esempiopiù recentema altrettantoclamoroso,laulterioreproroga
- di legittimitàcostituzionalemolto dubbia - concessa alla legge
27.86 per l'adeguamento deiprincipaliinsediamentiproduttivi.
Bisogna anche sottolineare che raramente nell'ultimo
decennio i prowedimenti peggiorativi rispetto alla legge
nazionalehannoavutosuccessodurevole.Un'opinione pubblica
ormaiben consolidatasoprattutto a Palermo e Catania e l'opera
sensibilizzatrice svolta dalle équipes scientifiche nelle tre
Università dell'isola hanno contribuitoa frenaremolte - anchese
non tutte - delle peggiori iniziative assunte dai politici locali.
Al contrario, l'azione svolta dalle Università, dalle
associazioni protezionistiche e dai movimenti di opinione ha
finito col promuovere una legislazione a livello regionale che
' spessoha anticipato la normativa nazionale e che addirittura al .
confronto sono risultate più restrittive e molto più concrete.
Anchelacostituzionedell'AssessoratoRegionaleper ilTerritorio
el'Ambiente (CAMAReDGARADO19, 86)cheebbeluogoneiprimi
anni'70, può considerarsiun modello anticipatoredelMinistero
analogo. L'Assessorato in parola è d'altronde quello che
intrattienei rapporti più stretticon leUniversità dell'isola grazie
all'azione dei comitati tecnici misti fra ricercatori scientifici e
funzionari, che vi sono stati insediati negli anni recenti.