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X. 9. La musica di tradizione orale          211




                                                  Rilevamento: S. Bonanzinga; 24/06/2010.
                                      Edizione: Bonanzinga 2011 (traccia 35 del CD allegato).

                  Siccitedda e ccalamari
                  ssu ppigghiati i sta matina,
                  accattàtivi a tunnina!


               Un anziano pescivendolo di Castellammare ricorda in particolare come si decan-
            tava la freschezza del tonno appena pescato nella vicina tonnara di Scopello, deco-
            randolo con una rosa rossa, come ancora oggi si vede nei “mercati storici” catanesi e
            palermitani:


                                                            Esecuzione: Diego Curatolo.
                                 Rilevamento: S. Bonanzinga; Castellammare (TP), 01/11/2010.
                                      Edizione: Bonanzinga 2011 (traccia 42 del CD allegato).

                  Ch’è bbedda!
                  E la curidda a mmari e la testa n-terra e bbivu è!
                  A tunnina, emu scinnennu, di Scupeddi! Emu scinnennu!
                  Iàvi lu culuri comu lli rrosi, taliàtila!


               Alla fine del Settecento si contavano in Sicilia quasi settanta tonnare e una ventina
            circa erano quelle ancora attive fino al dopoguerra. Qualche anno fa hanno cessato
            di operare le ultime due tonnare superstiti – a Bonagìa e nell’isola di Favignana (in
            provincia di Trapani) – e anche le mattanze, che fin dall’antichità tornavano ad ar-
                                                          rossare ogni primavera le acque
                                                          del Mediterraneo, sono state
                                                          consegnate alla storia. Non di-
                                                          versamente da quanto accadeva
                                                          in altri mestieri tradizionali, la
                                                          pesca del tonno si configurava
                                                          come un sistema ergologico al-
                                                          tamente ritualizzato, in cui i
                                                          canti, oltre a cadenzare i ritmi
                                                          del lavoro, assumevano valore
                                                          propiziatorio e di ringrazia-
            Fig. X.57. Favignana 1991. Pesca del tonno [foto di S.
            Bonanzinga]                                   mento per l’abbondanza della
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