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260                           X. Guida bibliografica




            una prima relazione e successivamente curare l’edizione completa dei materiali raccolti: Note
            préliminaire relative aux enregi strements effectués par le Centro Internazionale Studi Musiche
            Mediterranee dans le Sud de la Sicile en 1955 (in “Annali del Museo Pitrè”, VIII-X, 1957-
            59, pp. 6-16; trad. it. con una Nota di S. BONANZINGA, in “Nuove Effemeridi”, III/11, pp. 217-
            223);  Musique Traditionelle Sicilienne, 2 voll. (Fonds Paul Collaer,  Tevu ren 1981).
            Sull’attività in Sicilia del CNSMP si vedano in particolare La ricerca dei linguaggi musicali
            della Sicilia dal 1948 al 1969 e l’opera del C.S.N.M.P., a cura di GIORGIO NATALETTI (Acca-
            demia Nazionale di S. Cecilia - RAI Radiotelevisione italiana, Roma 1970) e le pp. 403-497
            di Folk Documenti Sonori. Catalogo informativo delle registrazioni musicali originali, a cura
            della sezione Documentazioni e Studi della RAI (ERI, Torino 1977).
               Ulteriore impulso all’indagine etnomusicologica sul campo è offerto dalla creazione, nel
            1962 a Roma, dell’Archivio Etnico Linguistico-musicale (AELM) della Discoteca di Stato (dal
            2008 Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi) e dell’Istituto Ernesto De Martino
            (fondato a Milano nel 1966). Nel 1970 si fonda a Palermo, per iniziativa di ELSA GUGGINO,
            l’Associazione Folkstudio: la prima istituzione siciliana – tuttora attiva – specificamente co-
            stituita con la finalità di documentare e rendere fruibili le tradizioni musicali dell’Isola. La
            fondazione nel 1982 del Centro per le Iniziative Musicali in Sicilia (Palermo) con sente la pro-
            secuzione e l’ampliamento dell’opera avviata dal Folkstudio, anche in collaborazione con
            l’Istituto di Scienze Antropologiche e Geografiche della Facoltà di Lettere e Filosofia del-
            l’Università di Palermo, che già a partire dagli anni Sessanta aveva indirizzato l’attività di ri-
            cerca verso la tradizione musicale siciliana e che nel periodo 1986-87 promuove il progetto
            Echos, finalizzato alla formazione di operatori nel settore etnomusicologico. Altre istituzioni
            che hanno contribuito alla conoscenza del patri monio etnomusicale dell’Isola sono l’Asso-
            ciazione per la Conservazione delle Tradizioni Popolari (il cui archivio è ubicato presso il
            Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino” di Palermo), il Centro Interna-
            zionale di Etnostoria di Palermo e il Centro Regionale per l’Inventario, la Catalogazione dei
            Beni Culturali e Ambientali della Regione Siciliana. Una indicazione sommaria dei documenti
            sonori raccolti nell’ambito delle ricerche promosse da alcune di queste istituzioni è contenuta
            nei seguenti cata loghi e volumi: Etnomusica. Catalogo della musica di tradizione orale nelle
            registrazioni dell’Archivio Etnico Linguistico-Musicale della Discoteca di Stato, a cura di
            SANDRO BIAGIOLA (Il Ventaglio, Roma 1986); Folkstudio venticinque anni, a cura di ELSA
            GUGGINO (Folkstudio, Palermo 1995); Echos. Inventa rio di materiali sonori 1986-1988, 2
            voll., a cura di GIAMPIERO FINOCCHIARO (Istituto di Scienze antropolo giche e geografiche
            dell’Università di Palermo, Palermo 1991-93); FRANCO COGGIOLA, Fonti orali per la storia e
            l’antropologia: testimonianze e documenti del mondo contadino e operaio. Prima relazione
            sulla Nastroteca dell’Istituto Ernesto De Martino (Centro Studi e Documentazione della storia,
            della cultura al ternativa in Italia del dopoguerra, Istituto di Filosofia dell’Università degli
            Studi di Urbino, Urbino 1986).
               Dal 1960 a oggi sono stati toccati tutti gli aspetti relativi alla dimensione storica, ai generi
            (poetici, strumentali e coreutici), ai contesti e alle funzioni sociosimboliche della musica di
            tradizione orale in Sicilia. Molti studi sono inoltre corredati da documenti sonori o da filmati
            editi su supporti che seguono l’evoluzione tecnologica (disco LP, CD, videocassetta VHS e
            DVD). Per un quadro generale sulla storia degli studi e sulle forme della musica popolare si-
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