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X. Guida bibliografica 247
Guida bibliografica
Lessico e cultura
Gli studi sui rapporti tra lingua e cultura, sorti in ambiente anglo-americano, sono stati ri-
presi in Italia dagli studi pioneristici di GIORGIO RAIMONDO CARDONA, nella sua Introduzione
all’etnolinguistica, Bologna, il Mulino, 1976, di cui MARCO MANCINI ha curato una nuova
edizione (Torino, UTET, 2006), aggiornandone la bibliografia. Di Cardona è ancora insuperato
La foresta di piume. Manuale di etnoscienza, Roma-Bari, Laterza, 1985, molto utile per le
classificazioni etnobiologiche.
Per quanto riguarda i singoli temi affrontati, molti di essi sono trattati in chiave etnografica
nelle opere di GIUSEPPE PITRÈ, di cui va ricordato soprattutto Usi e costumi, credenze e pre-
giudizi del popolo siciliano, IV voll., Palermo 1889. Fra i primi studi sugli animali che desi-
gnano fenomeni atmosferici ricordiamo quelli di ANGELICO PRATI, Bestie e fantasmi in forme
di metèore, in «Il Folklore italiano», 8/3, 1933, pp. 105-128, e di GIOVANNI ALESSIO, Problemi
di etimologia romanza. Storia di un’immagine: delphinus, ballaena, vitulus marinus ‘lampo’,
in «Revue de Linguistique Romane», 17, 1952, pp. 28-37. Gli studi più recenti su tale argo-
mento si devono a MARIO ALINEI di cui si citano solo I nomi dell’arcobaleno in Europa: una
ricerca nel quadro dell’ALE, in AA. VV., Diacronia Sincronia e Cultura. Saggi linguistici in
onore di LUIGI HEILMANN, Brescia, La Scuola, 1984, pp. 365-384. Sull’arcobaleno come ser-
pente nel mondo antico, si veda ALFIO LANAIA, Il serpente-arcobaleno. Tradizioni e credenze
popolari nella cultura classica, in «Quaderni di Semantica», 28/1, 2007, pp. 187-202. Il tema
della ‘pioggia con il sole’ è stato cartografato dall’antropologo finlandese MATTI KUUSI nel
1956; il suo studio, Regen bei Sonnenschein. Zur Weltgeschichte einer Redensart, è stato tra-
dotto e pubblicato in cinque parti nei «Quaderni di Semantica», col titolo La pioggia con il
sole. Storia di un modo di dire nel mondo: (I), 13/2, 1992, pp. 279-327, (II), 14/1, 1993, pp.
79-152, (III), 14/2, pp. 249-331, (IV), 15/1, 1994, pp. 123-179, (V), 15/2, 1994, pp. 273-320.
Una sintesi sul tipo ‘drago’ come nome motivante di fenomeni naturali in un quadro molto
ampio, che considera l’antichità classica e le lingue e i dialetti d’Europa, si può leggere in
MARIO ALINEI, L’Origine delle parole, Roma, Aracne, 2009, pp. 389-434. Gli studi sulla zoo-
nimia popolare sono numerosissimi. Si va dallo studio generale di ADRIANO GARBINI, Antro-
ponimie ed omonimie nel campo della zoologia popolare, 3 voll., Verona, Arnoldo Mondadori,
1919-1925, agli studi dedicati a singoli insetti, fra cui si ricordano almeno GIOVANNI ALESSIO,
I nomi della cavalletta in Italia, in «Archivio glottologico italiano», 31, 1939, pp. 13-48, ed
Enrico Picchetti, Le denominazioni della libellula nel dominio linguistico italiano, I, in «Atti
dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti», 119, 1961, pp: 745-788, II, ibidem, 121, 1963,
pp. 513-560. Nuove prospettive interpretative si trovano nei Commentari ai singoli referenti
animali dell’Atlas Linguarum Europae (ALE) e dell’Atlas Linguistique Roman (ALiR). In
particolare sui nomi della coccinella si veda MANUELA BARROS FERREIRA e MARIO ALINEI,
Coccinelle, Cartes des motivations. Commentaire XXX, in ALE I.4, 1990, pp. 99-199, sulla
lucciola, MANUELA BARROS FERREIRA, Ver luisant. Cartes des motivations. Commentaire
XXXVIII, in ALE I.5, 1997, pp. 195-252, sulla mantide, PILAR GARCÍA MOUTON, Les désigna-
tions romanes de la mante religieuse, in ALiR [2], 2001, pp. 239-280, e ALFIO LANAIA, I nomi