Page 29 - ValutazioneRiservaIsoleEgadiVASTA-EGADI
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2. La disposizione dei rilevamenti sia stratificata per habitat e per
profondità, in modo da ottenere una restituzione fedele della distribuzione
degli organismi-target alla scala di indagine scelta in progetto.
3. Sia effettuato un numero statisticamente significativo di controlli spaziali
ed eventualmente temporali. Questo artificio riduce l’ambito di variabilità delle
osservazioni.
4. Si tracci un modello statico della distribuzione verticale degli habitat. La
dinamica della distribuzione potrebbe essere ottenuta solamente con un
monitoraggio continuo in più anni.
5. Si valutino sia l’abbondanza che la distribuzione delle specie-target.
6. Vengano identificati, con una approssimazione soddisfacente per la
scala spaziale di osservazione adottata, gli attributi fisici e biologici dell’area
oggetto di studio.
3.2.2. Materiali e Metodi
Metodica di campionamento
In questa linea di ricerca sono state utilizzate le tecniche di
campionamento non distruttivo comunemente impiegate nello studio delle
aree marine protette.
Il campionamento non distruttivo è stato scelto per diversi motivi: 1 - etici,
in quanto la ricerca scientifica non deve presupporre necessariamente il
sacrificio di organismi; 2 - scientifici, in quanto si dovrebbe evitare di
eliminare componenti in un sistema sotto osservazione, del quale viene
continuamente modificato lo stato; 3 - rapidità, in quanto si deve cercare di
arrecare il minor disturbo possibile alle specie studiate.
Con questi presupposti, è stata scelta la tecnica di rilevamento mediante
conte in punti fissi, generalmente finalizzate alla raccolta di dati quantitativi
relativi ad abbondanze e a coperture percentuali.
La metodica prevede che un singolo operatore, in immersione con ARA, si
posizioni al centro di un cerchio, il cui raggio è delimitato da una corda lunga
2m (per una superficie totale di 12,56m2), ad una altezza di circa 1 metro dal
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