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Biogeographia vol. XXII- 2001
                                                                                           (Pubblicato il 1' oltobre 2001}
                                                                                           Biogeografia degli ambienti costieri

   Distribuzione delle briofite e piante vascolari di
     interesse biogeografico lungo le coste siciliane

                                 V. !LARDI, M. G. DIA, L. ROBBA, F.M. RAIMONDO
                      Dipartimento di Scimze Botaniche, Università degli Studi di Palenno,

                                                     ViaArchimfi, 28-1-90123 Palenno (Italia)

     Key wonk v:t'icular p!ant$, bryophyçc, coasral aro::a

SU!vllv!ARY

    In this papcr clemenrs ofbiogcographic inrere~t of vascular anJ bryological Jlora disrributcd along thc co;L'ita! area
of Sicily and surrounding is!es are prcscnro::d. Resulrs are shown on rwo rab!es, one for vascular plant'i and anmher for
bryophyrc inclicaring for each ta:mn rhe clisrribmion a!ong rhe coasra! area, f.uni!y namo::, choro!ogy, status. An
o::xcmplifìcarivc disrribmion map of som<: dcmo::ms is hereby induded.

INTRODUZIONE

  La Sicilia, incluse le piccole isole, è la regione italiana che presenta il maggiore

sviluppo costiero. Le sue coste infatti raggiungono una lunghezza di circa 1.400
lm1. Si tratta di un sistema ambientale complesso e diversificato, per certi aspetti
integro fino all'ultimo conflitto. Il rilancio dell'economia, l'industrializzazione
e lo sviluppo turistico insediativo conseguente alle migliorate condizioni politiche
della regione ed economiche della popolazione, hanno determinato un intenso
e progressivo processo di antropizzazione delle coste con alterazione e in qualche
caso distruzione di alcuni habitat. Si è così determinata una rilevante riduzione
del patrimonio biologico e in alcuni casi, anche, la scomparsa di alcuni taxa.

   Non mancano censimenti sul patrimonio biologico e valutazioni sulla
naturalità residuale dell'ambiente costiero siciliano (Raimondo et al., 1990;
Raimondo e Venturella, 1991). In qualche caso si è tentato anche di offrire un
quadro distributivo dei taxa specifici e infraspecifici facendo riferimento a un
reticolo basato su cartografia a piccola scala.

   Con l'avvio del rilevamento cartografico della flora vascolare della regione,
basato sul reticolo proposto da Pignatti (1978) per la cartografia floristica d'Italia,
è stato possibile raccogliere una serie di informazioni che consentono oggi,
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