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almeno per la componente endemica e di maggiore interesse fitogeografico, di
paterne fornire un quadro distributivo idoneo a permettere la localizzazione dei
singoli taxa e allo stesso tempo di aggiornare i precedenti censimenti.
In questa sede, oltre a prendere in esame gli elementi della flora vascolare,
vengono considerate anche le briofite di interesse biogeografico per le quali non
era stato finora prodotto alcun censimento ne data alcuna rappresentazione
cartografica della distribuzione basata su uno dei reticoli utilizzati in ambito
europeo, di facile lettura per i gestori del patrimonio ambientale e i pianificatori
operanti nel territorio.
LINEAMENTI FISIOGRAFICI DELLE COSTE SICILIANE
Il territorio della regione siciliana comprende oltre all'omonima Isola, gli
arcipelaghi delle Eolie (con le isole di Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina,
Stromboli e Vulcano) delle Egadi (con le isole di Levanzo, Marettimo e
Favignana), e delle Pelagie (con le isole di Lampedusa, Lampione e Linosa),
nonché le isole di Ustica e Pantelleria. L'intera area, posta al centro del
Mediterraneo, ha uno sviluppo territoriale di oltre 26.000 Km' ed è compresa
fra 35" e 39" di latitudine Nord.
L'Isola di Sicilia, nota per la caratteristica forma triangolare per cui le era valso
il nome di Trinacria, presenta una morfologia molto diversificata: Capo Lilibeo,
Punta Faro e Capo Isola delle Correnti ne rappresentano le cuspidi rispettivamente
a Ovest, Nord-Est e Sud-Ovest.
Nel versante costiero settentrionale vanno distinte una porzione orientale di
varia natura geologica (con quarzareniti, calcari e rocce metamorfiche),
caratterizzata da lunghe spiagge costituite prevalentemente da materiale
grossolano e ciottoloso, alimentate clai detriti trasportati dalle piene delle fiumare,
e una porzione occidentale, compresa tra Termini Imerese e Trapani, dove la
costa è dominata da affioramenti calcarei interrotti da brevi cordoni sabbiosi,
che soltanto nel Golfo di Castellammare, tra Balestrate e Alcamo, costituiscono
evidenti sistemi dunali.
Il litorale tirrenico risulta, inoltre, intervallato e caratterizzato da capi e
promontori calcarei, di notevole potenza, quali Capo Bonagia, Monte Cofuno,
Pizzo Corvo, Monte Gallo, Monte Pellegrino, M. Catalfano, Rocca di Cefalù,
Capo Calavà e Capo Tindari.
La costa meridionale, da Capo Lilibeo a Capo Isola delle Correnti, evidenzia
un sistema più o meno continuo di dune, .interrotto per brevi tratti da
affioramenti calcarenitici del Quaternario, come Capo Granitola, Punta
Braccetto e Capo Passero, o dai ''Trubi" - formazioni marnose biancastre di
grande valore paesaggistico, come è possibile ammirare lungo tutta la costa
agrigentina- i più imponenti dei quali si rinvengono a Capo Bianco, Torre Salsa
e Scala dei Turchi nei pressi di Realmonte.
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