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L'ambiente costiero orientale si caratterizza, nel tratto compreso tra Messina
e Catania, da lunghe e strette spiagge costituite prevalentemente da materiale
grossolano interrotte per brevi tratti da affioramenti calcarei del Mesozoico,
come nei pressi di Taormina, o da rocce effusive che degradano sul mare in
forma di scarpate molto ripide - localmente chiamate "Timpe" - che
caratterizzano la fascia costiera etnea. Il litorale ionico, a Sud di Catania, si
presenta sabbioso lungo il sistema della foce del Simeto; diventa roccioso nei
pressi di Siracusa ed evidenzia fino a Capo Passero, un'alternanza di litorali
rocciosi costituiti prevalentemente da calcari miocenici e calcareniti
pleistoceniche, intercalati da tratti, più o meno estesi, di costa sabbiosa, come
si osserva nei pressi della Riserva naturale di Vendicari.

   Per quanto attiene alle piccole isole va ricordato che l'arcipelago delle Isole
Eolie è costituito dalla parte sommitale di edifici vulcanici, che emergono da
oltre l 000 m di profondità; simile origine mostrano le isole di Pantelleria, Linosa
e Ustica. Di diversa natura geologica risultano, invece, le isole dell'arcipelago
delle Egadi, costituite da formazioni calcaree mesozoiche, dolomie chiare e calcari
bianchi cristallini riccamente fossiliferi, e l'Isola di Lampedusa, costituta da calcari
stratificati bianchi di origine miocenica, analoghe a quelle rinvenibili nella vicina
costa del Nord-Africa, alla quale risultava collegata fino al tardo pliocene.

   Dal punto di vista climatico, stante ai dati di Brullo et al. (1996), la fuscia
costiera evidenzia dei gradienti pluviometrici, più o meno marcati procedendo
dalla punta Nord-orientale di Punta Faro sia in direzione Ovest che in direzione
Sud. Di lieve entità sono invece le variazioni termiche, che presentano oscillazioni
della temperatura media annua comprese tra i 17 e i l9°C.

   Procedendo lungo la direttrice Est-Ovest si nota infatti una graduale
diminuzione della piovosità media annua che va da 830 mm a Ganzirri, a poco
meno di 700 mm a Cefalù, fino a circa 480 mm a Trapani, con termotipo
variabile dal Termomediterraneo superiore a quello inferiore e ombrotipo da
subumido superiore (nei pressi di Messina) a subumido inferiore (presso Cefalù),
a secco superiore (dintorni di Trapani). Lungo la costa ionica, procedendo verso
Sud, dal termotipo Termomediterraneo superiore si passa gradualmente a quello
inferiore, mentre come ombrotipo si declina dal subumido superiore (presso
Messina e Taormina) al subumido inferiore (presso Catania), al secco superiore
(presso Siracusa) e infine al secco inferiore nei pressi di capo Passero.

   Meno marcate sono le variazioni climatiche lungo la costa meridionale nella
quale viene individuato il solo termotipo Termomedirerraneo inferiore e gli
ombrotipi secco superiore, lungo la costa trapanese e agrigentina fino a Licata,
e secco inferiore nel tratto compreso tra Licata e l'Isola delle Correnti.

   Per quanto riguarda i bioclimi delle piccole isole sono stati individuati il
Termomediterraneo inferiore - subumido inferiore nelle Isole Eolie, il
T ermomediterraneo inferiore- secco superiore nelle isole Egadi e nella porzione

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