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di un patrimonio biologico di grande interesse biogeografico e ambientale.

   In questo contesto vanno evidenziati ancora habitat particolarmente sensibili
alla pressione antropica, quali le fumarole presenti nelle isole vulcaniche di
Pantelleria e Stromboli. In questi ambienti l'emissione di vapori determina
particolari condizioni micro-climatiche, che permettono l'insediamento di una
comunità briofitica assai peculiare caratterizzata dalla presenza di taxa propri di
climi tropicali quali Ca!ymperes erosum, Campylopus piliftr subsp. vaporarius e
Trematodon longicollis. In queste isole il notevole afflusso di turisti ignari
dell'esistenza di queste emergenze biologiche minaccia e compromette attraverso
il calpestio, la sopravvivenza di questi delicati habitat meritevoli di specifiche
misure di protezione.

   Con riferimento alla componente biologica considerata vanno, infine, ricordati
i casi di entità non pitt ritrovate per evidente alterazione dell'habitat. Si tratta in
genere di taxa segnalati nel passato in alcuni tratti di costa che in seguito a
bonifiche hanno mutato l'assetto originario. Tra gli esempi pitt emblematici si
ricorda quello del litorale di Mandello presso Palermo (17846-I) che fino alla fine

dell'800 ospitava un habitat palustre, ricco di numerose entità di rilevante interesse
biogeografico non pitt rinvenute in seguito alle opere di bonifica, fra cui Ipomoea
sagittata e, nella duna, Allium subvillosum. Tra gli esempi più recenti vanno
segnalati la completa scomparsa della macchia confuniperus turbinata nelle dune

del litorale compreso tra Alcamo e Balestrate (17943-III; 17943-IV)- unica
stazione della Sicilia settentrionale- e ancora la recente scomparsa di Limmzium
intemzedium a Lampedusa (18744-II), a seguito della distruzione dell'habitat che
lo ospitava per la realizzazione di infrastrutture ricreative.

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