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di ottobre e l’inizio di dicembre.
Solitamente è eseguita in filari equidistanti di 20 cm. La densità di semina
varia a seconda della tipologia di terreno e le condizioni climatiche. Ge-
TRASFORMAZIONE neralmente la densità ottimale per metro quadro si aggira intorno a 400
semi per il frumento e di 300 per orzo e avena .
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Coltivazione
NON lOCALE Al fine di ridurre al minimo le perdite e puntare a un’elevata produttività,
COSTI DI GESTIONE le aziende fanno uso di fertilizzanti chimici. Questi spesso sono immessi
SCARTI NO VALORIZZATI nel territorio in quantità superiori rispetto alla capacità di assorbimento
del terreno, causando inevitabilmente ripercussioni ai ecosistemi.
In questa fase è anche previsto l’uso di pesticidi. Tali sostanze chimiche
provocano la contaminazione di suolo, sottosuolo e acque superficiali
(pozzi di emungimento). Altro input necessario è l’acqua per l’irrigazione.
Raccolta
La raccolta del frumento avviene nel momento in cui la vegetazione ha
raggiunto la piena maturazione, arrivando ad un quantitativo di umidità
del 13-14%. Questa fase è completamente meccanizzata; il solo impiego
di mietitrebbie provvede alla mietitura delle piante e alla divisione della
granella dalla paglia.
La granella appena raccolta è destinata allo stoccaggio e trasporto in terra
ferma.
Invece la paglia, rilasciata sul campo dopo la trebbiatura, è raccolta, pres-
sata in balle, conservata e utilizzata al momento del bisogno come prin-
cipale alimento animale .
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Macinazione
Senza riguardo alla posizione geografica, la granella viene processata in
impianti di macinazione in terraferma. Il prodotto ottenuto dalla lavo-
razione del mulino è la farina, ma ingenti sono gli scarti vegetali (non
valorizzati) che derivano dai processi di trasformazione.
sistema lineare/ 183