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12.1.3 Coltivazione dei cereali
                                Per anni un terzo del territorio di Favignana era destinato alla coltivazio-
                                ne di cereali .
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            IMPORTAZIONE MATERIE  La produzione cerealicola avveniva principalmente nei pressi della con-
            PRIME
                                trada “Bosco” e nel corso degli anni le piantagioni si ridussero notevol-
                                                                                                     10
                                mente fino a coprire soltanto la zona d’altopiano in prossimità del paese .
                                Oggi è facilmente riscontrabile una netta tendenza all’abbandono di tutto
            FERTILIZZANTI       il comparto agricolo; compreso quello cerealicolo, seppure in minor par-
            PESTICIDI           te. Questo è giustificabile tenendo in considerazione diversi fattori quali:
            CARBURANTE          la facilità di coltivazione, la possibilità di un uso limitato di macchinari,
            MATERIE PRIME       la richiesta ridotta di acqua e i bassi investimenti necessari.
                                Essendo una coltura sfruttante, capace di impoverire notevolmente il
                                terreno, è impossibile una mono successione del medesimo cereale e, di
                                conseguenza, nei terreni si alternano anni di coltivazioni con periodi di
                                messa a riposo e pascolo . Gli ettari destinati alla coltivazione di grano
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                                sono 58,2, ossia il 61% del terreno agricolo utilizzato. La produzione da
                                parte delle aziende coinvolte è di tipo intensivo (specie per il frumento)
                                ed estensivo (per orzo e avena) .
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                                Le aziende attive sul territorio fanno uso di fertilizzanti chimici e pesticidi
                                senza tenere alcuna considerazione con la capacità di assorbimento del
                                terreno; ne consegue l’inquinamento di suolo, sottosuolo e delle acque
                                superficiali. Fattore limitante per la filiera agroindustriale del cereale del-
                                le Egadi, è il trasporto e la trasformazione della granella nella terraferma.
                                Essa è, infatti, destinata alla grande distribuzione. Questo, oltre ad inci-
                                dere negativamente sui costi operativi, non permette la tracciabilità e va-
                                lorizzazione del prodotto locale. Infatti, la farina in uscita dagli impianti
                                di macinazione della terraferma è venduta senza fare distinzione dal re-
                                sto della produzione. A loro volta i panifici dell’arcipelago si riforniscono
                                tramite terraferma. Tutte le materie prime necessarie vengono compra-
                                te da rivenditori a larga scala e la tracciabilità dei prodotti usati risulta
                                praticamente impossibile. Di conseguenza, il prodotto finale destinato al
                                consumatore insulare non è di tipo locale ma frutto di un lungo percorso.
                                Le fasi principali della lavorazione cerealicola sono:


                                Preparazione del terreno
                                La prima fase di lavorazione per la coltivazione cerealicola è la prepa-
                                razione del terreno che prevede la rimozione di erbe infestanti. Questa
                                operazione può essere svolta manualmente ma sempre più spesso si fa
                                uso di diserbanti particolarmente aggressivi e capaci nel tempo di portare
                                un grave squilibrio naturale. Si prosegue con l’aratura del terreno, al fine
                                di facilitare l’accesso del seme, e l’inserimento di fertilizzante naturale
                                (letame proveniente dall’allevamento).

                                Semina
                                La semina avviene in autunno, nel periodo compreso tra la fine del mese





        182 /sistema lineare
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