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14.3.6 Vite - filiera sistemica
Alle ultime tecniche di sperimentazione della coltivazione della vite,
nell’isola di Favignana, è possibile attuare una produzione sinergica ca-
pace di aumentarne la produttività nel rispetto ambientale.
Lo scopo è quello di puntare ad una viticoltura naturale, ovvero che esclu-
de qualsiasi utilizzo di prodotti chimici e di sintesi. Questo è possibile
intraprendendo, appunto, una coltivazione sinergica e multifunzionale,
nel quale attraverso le pratiche di inerbimento, pascolamento e consocia-
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zione si cerca di ricreare gli equilibri naturali degli ecosistemi. Recenti
studi stanno verificando la fattibilità tecnica ed economica delle conso-
ciazioni di coltivazione di vite con altre colture e/o allevamenti (agrosel-
vicoltura). Scopo ultimo è quello di aumentare la produttività totale miti-
gando l’impatto ambientale .
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Inerbimento nell’olivo
L’inerbimento è una consociazione vite-prato capace di portare numerosi
vantaggi. Tale tecnica colturale, che consiste nella crescita dell’erba tra
i filari, favorisce il mantenimento della fertilità del suolo, contrasta gli
effetti erosivi del terreno, riduce il proliferare di batteri capaci di com-
promettere la salubrità delle piante e risparmiare sui costi operativi di
lavorazione e concimazione.
Consociazioni con colture
Nella vigna è inoltre possibile effettuare ulteriori consociazioni con pian-
te di differenti specie, al fine di salvaguardare il benessere della vite.
Pascolo in vigna
Recenti studi stanno dimostrando come la consociazione di vite/colture/
allevamento (agroselvicoltura) possa fornire reddito per mezzo di un au-
mento di produttività, non legato ad un’azione di intensificazione delle
singole colture ma sfruttando le interazioni positive tra specie animali e
vegetali; valorizzando così qualità e tipicità delle produzioni.
La pratica di avicoltura è quella più indicata, in tenendo in considerazio-
ne la taglia ridotta degli animali e la loro capacità di fornire alle piante
diserbo, concimazione e disinfestazione contro parassiti . Gli animali,
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infatti, nutrendosi di vermi ed erba favoriscono l’azione naturale di sfal-
cio e insetticida. Attraverso il pascolo estensivo, le deiezioni animali sono
naturalmente distribuite, passando da residuo inquinante a risorsa uti-
le per una concimazione del suolo a costo zero. Studi e sperimentazioni
hanno dimostrato come il pascolo migliora il benessere degli animali, le
loro prestazioni produttive (uova) e le caratteristiche qualitative dei pro-
dotti (uova e carne).
La maggiore attività motoria infatti determina l’ottenimento di carni più
magre e ricche in ferro. Gli arbusti sono in gradi di garantire parziale
ombra ad il pascolo contribuendo ulteriormente a conciliare le esigenze
aproccio sistemico/ 269