Page 278 - tesi_realmuto_2019
P. 278

situazione di ombra parziale.
                                Attraverso il progetto “One Goose Revolution” , sviluppatosi sulle colline
                                                                             37
                                dell’Umbria dall’università di Perugia, si è costatato come, tra le possibili
                                colture consociabili all’olivo, quella dell’asparago selvatico sembra la più
                                appropriata.
                                Entrambe le specie sono tolleranti alle condizioni di siccità e alle alte
                                temperature ma la differenza sostanziale, sta proprio nel fatto che l’olivo
                                esige illuminazione, mentre l’asparago vegeta in condizioni di ombreg-
                                giamento. In questo modo la consociazione non compromette la specie
                                dominante .
                                           38

                                Pascolo sotto l’olivo
                                Lo  sfalcio  delle  infestanti  per  le  attività  agricole  rappresenta  un  costo
                                economico ed ecologico, considerando l’elevato consumo di carburante,
                                diserbante e manodopera. Nella coltura di oliveto, le infestanti possono
                                essere controllate introducendo animali al pascolo che nutrendosi favo-
                                risce un’azione naturale di sfalcio. In particolare la pratica di avicoltura
                                è quella più indicata, in rapporto alla taglia ridotta degli animali e la loro
                                capacità diserbante.
                                A loro volta il pollame produce pollina (letame) che viene distribuito gra-
                                tuitamente nell’oliveto, effettuando la necessaria concimazione alle col-
                                ture . Inoltre gli animali svolgono un’azione antiparassitaria, nutrendosi
                                    39
                                di parassiti che potrebbero compromettere il coltivato. La densità di alle-
                                vamento ottimale è di un massimo di 1000 polli per ettaro.
                                L’inserimento dell’attività di allevamento nell’oliveto non è da considerar-
                                si soltanto un sistema che procura beneficio all’attività agraria. Grazie al
                                suo carattere estensivo, infatti, permette una maggiore notorietà all’ani-
                                male permettendo così una produzione qualitativamente migliore della
                                                                                         40
                                carne (elevato contenuto di ferro, omega3 e antiossidanti) .
                                È necessario l’inserimento di ricoveri, dove il pollame possa passare la
                                notte. È bene che siano distribuiti omogeneamente su tutto il terreno col-
                                tivato in modo da evitare fenomeni di sovra-pascolo e/o mancato pascola-
                                mento . Altro fondamentale investimento da fare è sulla recinzione per
                                       41
                                la protezione degli animali.

                                Recinzioni naturali
                                Come per il caso della cultura in vigna, anche con la consociazione olive-
                                to/allevamento è necessario l’inserimento recinsioni adeguate, funzionali
                                e coerenti con il paesaggio naturale delle isole. Anche in questo caso la
                                pianta di Opuntia ficus, può sviluppare una sinergia efficiente nel sistema
                                agricolo, innescando la doppia azione di recinsione, produzione tipica,
                                riuso degli scarti e connessione con le attività locali.

                                Trasformazione
                                L’innovazione della filiera olivo continua con la trasformazione (lavora-





                                                                                              aproccio sistemico/ 281
   273   274   275   276   277   278   279   280   281   282   283