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Ficodindia          La maggior parte dei meccanismi utili alla purificazione dell’acqua fan-
                                no uso di metodi chimico-fisici (assorbimento, precipitazione chimica,
                                osmosi inversa, filtrazione ecc.) spesso complessi. Tra le varie tecniche di
            RESISTENZA A        trattamento dell’acqua sopra elencate, quella di assorbimento è general-
            SICCITÀ             mente la preferita, dato il suo alto livello di efficienza e facilità di esecu-

                 resistenza a   zione. Negli ultimi anni, si sta diffondendo un crescente interesse nell’u-
                 periodi di siccità
                                tilizzo di materiali assorbenti alternativi, non convenzionali ed a basso
                                costo. In particolare l’uso di biomateriali naturali (specie se a partire da
            BIOMASSA            scarti) è un’alternativa promettente a causa proprio della loro relativa ab-
                                bondanza e il loro ridotto valore commerciale .
                                                                             67
                                La ricercatrice messicana Norma Alcantar dell’Università della Florida
                 13 ton/ha/a
                 secca          del Sud (Usa), si è occupata dello studio di depurazione dei reflui a par-
                                tire dagli scarti di potatura delle colture di ficodindia, come alternativa
                 162 ton/h/a
                 secca          valida agli attuali e costosi metodi di purificazione. Tale ricerca deriva da
                                un’antica tradizione messicana, la quale prevedeva la pulitura dell’acqua
            CLADODI             attraverso mucillagine (il liquido presente nei cladodi della pianta) .
                                                                                                 68
                                In particolare, Norma Alcantar, insieme ai suoi ricercatori, ha verificato
                 uso come       le proprietà di assorbenza di tale gel. Un ulteriore studio è stato effet-
                 foraggio
                                tuato dal Dipartimento di Chimica e la Facoltà di Scienze dell’Università
                 potabilizzazione
                 a basso costo  Ibn Zohr, in Marocco. L’obiettivo di questo successivo studio era quello
                                di valutare il potenziale della pianta a partire da biomassa essiccata, in
            FRUTTI              rapporto: alla dimensione delle particelle biosorbenti; ai tempi di contat-
                                to, ai differenti tipi di inquinante (metalli pesanti) e alla temperatura ne-
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                 3 ton/ha       cessaria . Gli esperimenti condotti hanno dimostrato come l’assorbenza
                 produzione di frutta  delle particelle aumenta con la riduzione delle loro dimensioni; ed hanno
                 fonte di       inoltre individuato i valori più efficienti al trattamento (8.77mg/l)  .
                                                                                                70
                 betacarotene
                                I cladodi di ficodindia dopo la raccolta, vengono lavati per rimuovere le
                                particelle di sporco e successivamente tagliati e esposti al sole per circa
            MUCILLAGINE         4-6 giorni fino a quando non si elimina del tutto il quantitativo di umidità
                                presente. La biomassa secca viene poi sottoposta ad un processo di polve-
                 8.77mg/l       rizzazione e conservazione in vitro, pronta per il suo successivo utilizzo
                 particelle di
                 purificazione  senza alcuna necessità di ulteriori pretrattamenti. È una pratica che può
                                avvenire a temperatura ambiente e senza richiedere l’ausilio di eventuali
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                                additivi chimici aggiuntivi . Si tratta, infatti, di una tecnica semplice, im-
                                mediata e soprattutto “naturale”, facile da poter inserire in quei contesti
                                territoriali in cui l’accesso alle risorse idriche è particolarmente limita-
                                to.  Poiché secondo l’approccio sistemico si intensificherà la coltivazione
                                di cactus a livello locale (data la sua sostenibilità nella razionalizzazione
                                delle risorse ed i suoi bassi costi di manutenzione) può risultare l’agente
                                ideale per il trattamento delle acque .
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