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14.5 Soluzioni di approvvigionamento idrico
Ficodindia Una gestione sostenibile della risorsa idrica all’interno dell’arcipelago
delle Egadi, coerentemente con gli obiettivi previsti della Direttiva Qua-
dro Europea sulle Acque, deve necessariamente garantire un approvvi-
RESISTENZA A gionamento idrico continuo e proporzionato agli usi di destinazione in-
SICCITÀ sulare, una migliore qualità dell’acqua in uscita e, inoltre, delle tecniche
resistenza a di filtraggio e re-immissione delle acque reflue.
periodi di siccità
L’acqua, oltre ad essere una risorsa di sussistenza primaria, è anche una
risorsa che, se di disponibilità limitata, rappresenta uno dei fattori fre-
BIOMASSA nante allo sviluppo socioeconomico.
14.4.1 Raccolta e contenimento delle acque
13 ton/h/a
secca Anche in questo campo ENEA sta sviluppando una serie di interventi pi-
lota al fine di favorire il risparmio ed il riuso delle acque. In particolare,
162 ton/h/a
secca l’intervento mira ad individuare le migliori soluzioni tecniche di racco-
glimento dell’acqua piovana da poter introdurre negli edifici civili e nelle
CLADODI infrastrutture turistiche (con iniziativa pilota e dimostrativa nella scuola
media del Comune di Favignana) . Inoltre, l’utilizzo di soli saponi natu-
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uso come rali permetterà una migliore valutazione delle acque reflue. L’azione di
foraggio
raccolta d’acqua piovana e delle acque grigie (prive di qualsiasi inquinan-
potabilizzazione
a basso costo te chimico) ad uso domestico è possibile estenderla anche alle residenze
private specie in quelle più antiche, le quali sono già fornite da cisterne
FRUTTI sotterranee. L’uso di tale risorsa è pensata per la pulizia o per l’irrigazione
delle aree verdi, ovvero ad uso non potabile.
3 ton/ha
produzione di frutta 14.4.2 Raccolta tramite condensazione di umidità
fonte di Inoltre dall’analisi delle condizioni climatiche e idrografiche dell’arcipe-
betacarotene
lago, si è notato come queste siano sensibilmente condizionate dalla loro
posizione geografica e dalla loro caratteristica di insularità. Per quanto le
isole siano caratterizzate dalla presenza di estati calde, il valore di umi-
dità relativa (specie nel periodo estivo) è piuttosto elevato (69% in luglio,
76% in agosto) .
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Si può quindi pensare di produrre acqua sfruttando l’umidità dell’atmo-
sfera. Due architetti italiani, Arturo Vittori e Andrea Vogler, nel 2012 han-
no presentato alla Biennale di Architettura di Venezia il progetto Warka
Water; una struttura in grado di trasformare, attraverso un processo di
condensazione l’umidità, in acqua potabile. Tale progetto è rivolto e de-
stinato a quei territori in cui differenti fattori rendono poco accessibile
l’approvvigionamento di acqua potabile. Si tratta di una torre con strut-
tura reticolare in bambù (materiale naturale e facilmente reperibile) di
circa dieci metri. All’interno della torre è alloggiata una rete in polietilene
tessile, capace di raccogliere l’acqua potabile dell’aria tramite condensa-
zione. La rete di nylon, infatti, raccoglie le gocce di rugiada in superficie
facendole cadere per percolazione nella vasca di raccolta posta al di sotto
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della struttura .
I primi prototipi sono stati costruiti in Etiopia (regione del mondo in cui
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