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vignana: il "calatu" dei ''pirriaturi" Eppure, questo abbinamento semplificato e la sua conseguente
rappresentazione oleografica continuano a non rendere giustizia
>sanò Lentini alla "verità" storico-economica di una comunità isolana che merite-
rebbe studi ancora più approfonditi di quelli sin qui condotti. Un
microcosmo sociale che, diversamente da altre insularità mediter-
ranee, vanta un'invidiabile miniera archivistico-documentaria sulla
quale si potrebbero compiere indagini interdisciplinari di grande
l rapporto Pesca del tonno l Favignana denota con immediatez- interesse; basti pensare all'archivio Pallavicini di Genova, all'archivio
za il carattere distintivo fondamentale delle isole Egadi e cioè di romano dell'ex I.R.I. e a quello d'impresa dei Parodi, a quelli del
una delle aree privilegiate del Mediterraneo per la cattura e ucci- Comune e del Carcere di Forte S. Giacomo, ai registri parrocchiali
Isione di uno scombride molto speciale. È una relazione così fer- della Chiesa Madre, alle fonti notarili e ad altri fondi degli archivi di
rea e totalizzante che ogni altro elemento identitaria appare se non Stato di Trapani e di Palermo, alle col lezioni private di carte e di foto.
rrrilevante, comunque, marginale. Difficile rimodulare il tema e Nei fatti, la "verità" dello storico risulta, invece, deprivata di alme-
aggiungere altri protagonisti a un'opera compiuta, illustrata con le no tre aspetti per via di analisi e di narrazioni alquanto sommarie,
innumerevoli immagini di straordinarie mattanze del passato, svol- quando non volutamente capziose. Un primo e assai vistoso deficit
tesi in questi mari e di cui testimoniano diversi oli su tela e splen- di ricostruzione delle vicende è stato generato dalla memoria corta
dide foto otto-novecentesche, nonché le produzioni digitali della riguardo alle Egadi, dal '600 in poi . L.:enfasi e lo sbilanciamento di
comunicazione pubblicitaria contemporanea, spesso stereotipata. attenzione sui reali meriti imprenditoriali dei Florio- dall'esercente
È improbabile che un osservatore esterno riesca a cogliere altre don Vincenzo (1799-1868) nel periodo preunitario, al figlio Ignazio
sfumature e a individuare altri piani di lettura, sopraffatto dalla gran- (1838-1891) divenuto proprietario nel 1874 e al figlio di questi,
diosità dell'ex stabilimento Florio e dalla cultura marinara pluriseco- Ignazio jr. (1869-1957)- hanno relegato in secondo piano sia i quasi
lare specializzata di raisi e tonnaroti, certificata da lapidi attestanti i duecentoquaranta anni di possesso genovese (marchesi Pallavicini
risultati di pesche miracolose nel le quali non si fa velo all'azione e rami collaterali, dal 1637 al 1874), sia i decenni di proprietà e di
cruenta di ogni mattanza: gestione novecentesca dei Parodi, anch'essi genovesi, particolar-
mente attivi nella lavorazione industriale della produzione ittica.
Lfl-NNO DEL SIGNORE 1848 IN QUESTA TONNARA La margina lizzazione del ruolo dei liguri nell' immagine che
SI UCCISERO 4345 TONNI Favignana continua a proporre di sé è una grave lacuna, è un capi-
SUPERANDO LA MEMORABILE PESCA DEL 1771 tolo in bianco di una pseudo monografia e- almeno in questo caso
IN CORSO DI GABELLA DE' SIG . IGNAZIO E VINCENZO FLORIO - non per responsabilità degli storici, che ben sanno quanta parte
AMM . RIBAUDO RAIS MICHELE CASUBOLO essi abbiano avuto come finanzieri, mercanti e imprenditori nel
commercio e nell'economia generale della Sicilia dal medioevo in
IL 1853 NELLA TONNARA DI FAVIGNANA poi. È merito dei genovesi se Favignana fu resa abitabile e se, anno
CONTINUANDO LA GABELLA dopo anno, si potenziarono e moltiplicarono le architetture funzio-
AL SIG. l. V FLORIO AMM. A. RIBAUDO nali alla pesca del tonno. Chi avrebbe potuto investire cospicui e
RAIS M. CASUBOLO SI UCCISERO 8628TONNI ingenti capitali nelle Egadi se non loro che la ricchezza furono in
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