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I. L’età borbonica                                    71

        Tab. 3. - Produzione di salumi in barile delle tonnare di Favigna-
        na e di Formica dal 1599 al 1855 (medie decennali)

        Anni         Barili  Num.     Anni         Barili  Num.
                            indici                        indici
        1604-10  (6)  5.044  63,50   1731-40  (7)  3.924    49,40
        1611-20  (2)  9.746  122,70  1741-50  (10)  4.712   59,32
        1621-30   (6) 19.460 245,00   1751-60   (10)   7.131   89,78
        1631-40  (3)  15.066  189,68  1761-70  (10)  5.042  63,48
        1641-50  (8)  8.005  100,78  1771-80  (9)  5.052    63,60
        1651-60  (10)  9.082  114,34  1781-90  (10)  3.841  48,36
        1661-70  (10)  7.943  100,00  1791-1800 (10)  1.992  25,08
        1671-80  (10)  6.596  83,04  1801-10  (9)  1.760    22,16
        1681-90  (10)  5.292  66,62  1811-20  (3)  2.215    27,89
        1691-1700 (10)   4.359   54,88   1821-40
        1701-10  (9)  1.233  15,52   1841-50  (6)  7.842    98,72
        1711-20  (9)  4.387  55,23   1851-55  (5)  8.308   104,59
        1721-30  (9)  1.678  21,13
        N.B. Le cifre tra parentesi indicano il numero di dati utilizzati per la media.

           Alla scadenza del contratto nel 1859, sebbene invitato dai
        proprietari a proseguire nella gabella, Vincenzo Florio rin-
        graziò per la fiducia e passò ad altri la gestione delle due ton-
        nare. Una decisione che è apparsa incomprensibile in consi-
        derazione dei positivi risultati economici da lui realizzati. È
        molto probabile che essa fosse dovuta alla necessità di con-
        centrare tutto il suo impegno e i suoi capitali nella realizza-
        zione di una grande flotta mercantile a vapore, della quale
        proprio in quegli anni aveva costituito il primo nucleo. Non
        era più possibile disperdersi in molte attività secondarie, che
        se pure redditizie richiedevano un impegno e una presenza
        che ormai bisognava interamente dedicare all’attività arma-
        toriale e alla connessa attività della Fonderia Oretea, che si
        era notevolmente sviluppata. A differenza di Ingham, che po-
        teva contare su una folta schiera di nipoti appositamente
        chiamati dall’Inghilterra cui delegare alcuni settori, Vincen-
        zo Florio non aveva a Palermo che il solo cognato Portalupi,
        che si era occupato dello stabilimento marsalese e adesso di-
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