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primo luogo del trust siderurgico-cantieristico-
armatoriale afflitto sin dalle origini da scarsa
competitività, da una ristretta base produttiva
e di mercato, e costretto strutturalmente a vive-
re sulle commesse dello Stato». La linea di pru-
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denza e di riguardo nei confronti di Ignazio non
mutò neppure durante il fascismo e, nei dodici
anni che precedettero la liquidazione della Fi-
nanziaria Florio, il governo Mussolini non riuscì
a evitare il tracollo, esattamente come non c'era
riuscito Giolitti.
È bene ricordare, infine, che nel1933la ri-
chiesta di Florio al Consorzio di creditori per
ottenere la restituzione dei gioielli dati in ga-
ranzia al Banco di Sicilia, fu respinta proprio
dal consiglio di amministrazione della banca si-
ciliana, nonostante il parere favorevole del di-
rettore centrale della Banca Commerciale.
L'ultima argomentazione appare più solida
delle tre precedenti e cioè che la tragedia fami-
liare della perdita di tre figli abbia sostanzial-
mente demolito ogni motivazione profonda di
Ignazio jr a proiettare nel futuro le sorti della ·
Casa, in assenza di erede maschio.
Difficile non riconoscere l'incidenza deva-
stante sul piano umano di eventi simili, ma oc-
corre ancora w1a volta fare i conti con il calen-
dario. Giovanna di 9 anni, poi il piccolo Ignazio
"baby boy", di 8 anni e, infine, la neonata Gia-
cobina, muoiono tra il 1902 e il1903 , a defla-
grazione del gruppo Florio già avvenuta. Cer-
tamente, dopo il1903, Ignazio jr oltre a essere
w1 imprenditore dimezzato, sarebbe diventato,
sul piano psicologico, più vulnerabile e pro-
vato.
In conclusione, al di là dell'inadeguatezza
dell'ultimo Florio a ricoprire il ruolo e a gover-
nare la ristrutturazione del gruppo, è un dato
di fatto che la crescita esponenziale delle passi-
vità generate anche dal non buon andamento
delle aziende e dal complesso di attività non
poteva che portare al dissesto. Occorre, però,
distinguere nettamente tra imprese redditizie e
attività declinanti, tra condizionamenti oggettivi
Copertina di «Rapiditas>>, anno Il, banche nazionali, Commerciale e Credito Ita- di mercato ed errori imprenditoriali. Non è un
1907, illustrata da Duilio Cambellotti, liano. Su questo punto l'alleanza di fatto era an- caso, infatti, che dopo l'uscita di scena dei Florio
Biblioteca Centrale della Regione
Siciliana tigiolittiana e proveniva proprio dagli ambienti alcune loro aziende sopravvissero proprio per-
In alto: il parco di Villa Florio armatoriali nazionali i cui portafogli erano pres- ché sostanzialmente sane: la fattoria di vini mar-
aii'Oiivuzza, Collezione Paladino so le citate banche. Come ha ben rilevato Giu- sala esiste ancora e fa parte del gruppo ILLVA
Florio, Palermo
seppe Barone: «[ ... ] la vicenda dei Florio non di Saronno; le tonnare delle Egadi furono calate
9. G. Barone, Stato, capitale finanziario rientra affatto nello schema di una presunta sto- sino agli anni settanta del Novecento, nella piena
e j\t/.ezzogzomo, in La modernizzazzone ria 'separata' della Sicilia, ma si colloca piuttosto proprietà dei genovesi Parodi; il Cantiere N a vale
difficile. Città e campagne nel Mezzo-
giorno dall'età giolittiana al /a.rcismo, nel più vasto quadro delle caratteristiche assun- di Palermo della società genovese Cantieri Riu-
De Donato, Bari 1983, p. 44. te da alcuni settori del capitalismo italiano, e in niti è ancora attivo, pur tra cicliche difficoltà. E
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