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amministrazioni pubbliche, nella duplice veste di promotori e fruitori,  ma anche le imprese culturali
            del territorio e le associazioni di categoria..

            L’azione si articolerà in una serie di seminari e incontri tematici  con esperti tecnici delle varie
            Sovrintendenze e con  esperti di comunicazione ‘culturale’, sulle singole realtà territoriali delle isole

            e dei rispettivi potenziali ‘contenitori culturali’.

            L’azione formativa    è rivolta a futuri  operatori  che acquisiranno competenze e conoscenze per
            iniziative  di  auto imprenditorialità singole o associata nella gestione innovativa dei beni

            culturali,  (anche attraverso l'utilizzo di strumenti multimediali). Obiettivo generale di questa azione

            è la professionalizzazione  di allievi (diplomati o laureati) che siano in grado, alla fine del processo
            formativo, di costituire un consorzio di micro imprese  capaci di autopromuoversi sul mercato del
            lavoro, in maniera correlata alle competenze professionali e che allo stesso tempo siano in grado di

            gestire in maniera innovativa, sulla base delle nuove normative, una rete  di contenitori culturali

            presenti su tutto il territorio del PIT Isole Minori.
            L’azione sarà articolata in 5 interventi formativi paralleli e contestuali,  da svolgersi nelle isole

            principali (Pantelleria, Lampedusa, Favignana, Ustica e Lipari) destinati a formare n. 60 ‘Esperti
            nella valorizzazione di beni culturali’, della durata di 400 ore calendarizzate in 5 mesi di attività

            didattiche. Se la logistica lo richiederà, nei casi di estrema insularità si attiveranno postazioni didattiche
            telematiche per la formazione a distanza in collegamento con le aule principali.

            Alla fine dell’azione formativa, il progetto prevede un percorso di consulenza ed accompagnamento

            alla creazione d’impresa,  finalizzato all’attivazione di micro imprese  che dovranno gestire reti
            tematiche dei contenitori culturali, in grado cioè di provvedere alla …”gestione, intesa ad assicurare

            la  fruizione  dei beni culturali ed ambientali e come strumento per lo sviluppo locale e  alla
            valorizzazione, intesa come diffusione  di tale conoscenza ma anche come spinta ad una sempre più

            ampia fruizione del bene” (cfr. D.L. 31 marzo 1998, n. 112, art. 148).
            Il progetto integrato dovrà avere un alto livello di trasferibilità, attraverso una fase finale di

               disseminazione che prevede:
            - organizzazione di seminari di diffusione con  lo scopo di divulgare i risultati dell'iniziativa. In questi

               seminari saranno messi a disposizione sia i materiali didattici utilizzati che i prodotti realizzati (es. i
               risultati della ricerca-analisi);

            - attività di divulgazione svolta delle amministrazioni locali coinvolte nel progetto.
            - convegno conclusivo delle attività progettuali.

            I risultati conseguiti al termine del progetto saranno a disposizione dei partner affinché possono
               diffonderle tra le loro strutture associate e raggiungere il maggior numero di soggetti. Ciò garantirà la

               diffusione dei risultati anche su aree territoriali non interessate dal progetto o non direttamente

               coinvolte.

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