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USTICA
Le donne di Ustica sono estremamente recettive alla novità e posseggono la vivacità intellettuale
necessaria ad accogliere suggestioni nuove, ma hanno necessità di un luogo di aggregazione, attualmente
inesistente. Il livello culturale è in generale alto, specie tra le giovani, tutte diplomate, ma la mancanza di
reali occasioni durante la stagione invernale, porta spesso a situazioni umane al limite della depressione.
L’esigenza maggiormente sentita è quella di un centro di supporto alla creazione di attività e
all’imprenditoria, che riesca anche a creare i necessari legami con la “terraferma”, onde rendere
permanente l’attività, specie nel caso di produzioni artigianali, quali quelle che vengono auspicate.
L’esempio positivo è quello della produzione di conserve di prodotti tipici – dal pesce agli ortaggi alla
frutta –attività diventata “impresa” da qualche anno e che sta diventando sostenibile durante tutto l’anno.
Altre attività come la ristorazione (che registra una forte presenza di donne a vari livelli, è di una donna
uno dei migliori ristoranti attualmente attivi) sono limitate al periodo estivo.
La presenza femminile nell’istituzione comunale è scarsa: una sola consigliera e un assessore, che copre
anche la carica di vice sindaco. Solo una donna al comune è “capo area”, cioè ha il diritto di firma. La
responsabile dell’ufficio postale è una donna, così come la preside del liceo.
L’incontro viene modulato dalla griglia contenuta nel documento elaborato dalla task force, in accordo
con il modulo inviato dal DPO.
La percezione generale indica una assoluta necessità, per le donne, di fare rete tra loro, potendo disporre ,
come si è detto, di un luogo di aggregazione – un’indicazione è quella dei locali della ex-scuola media,
che il comune vorrebbe acquisire – da avviare con una “animazione” mirata alla creazione di attività.
Competenze che sono necessarie per le donne, in generale, oltre agli strumenti per creare impresa,
risultano la conoscenza delle lingue, skills connessi alla comunicazione e al customer care, elementi di
marketing, informatica.
Sistema infrastrutturale
Situazione scolastica: è presente un asilo nido privato, largamente utilizzato dalle donne di Ustica in
estate (la proprietaria, contattata, afferma di avere avuto una presenza stabile di 20 bambini usticesi nei
mesi estivi, quanto tutte le donne lavorano – l’erogazione di voucher per la stagione estiva sarebbe quindi
un’ottima idea)
Scuole pubbliche: tutte presenti dalla materna fino all’ultima classe del liceo scientifico. La presenza del
liceo, che aveva suscitato grandi aspettative nelle ragazze, è stata un po’ una delusione: a oggi non c’è
nessuna laureata tra coloro che vi si sono diplomati, a 12 anni dall’apertura. Il livello culturale è
abbastanza alto (diploma) e tutte le giovani usticesi frequentano il liceo, ma molte ragazze diplomate non
trovano poi altro sbocco lavorativo in loco che la collaborazione domestica.
Situazione sanitaria: presente il medico di base e il centro Asl, non ci sono servizi specialistici di
ginecologia o ostetricia, non esiste il consultorio, nemmeno a livello privato
Servizi vari: oltre ai trasporti marittimi, che sarebbero il primo servizio a dovere essere potenziato – sia a
livello di parco mezzi che di articolazione oraria, specie in inverno – anche sugli altri servizi pubblici il
livello di erogazione risulta scarso per i cittadini e le cittadine, cosa che pone alcuni interrogativi sulla
qualità della vita, specie delle donne. L’esattoria è aperta soltanto due giorni al mese e il postino arriva
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