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FAVIGNANA
L’isola presenta una condizione femminile molto diversificata in ragione dell’età. Sembra che le donne
tra i 35 e i 45 anni di età trovino, oltre alle difficoltà ordinarie di inserimento lavorativo, un ostacolo di
ordine “culturale” individuato nell’avversione dei mariti verso l’idea che le proprie mogli possano
lavorare fuori casa. Secondo l’intervistata questo fenomeno è particolarmente diffuso tra i pescatori
dell’isola.
Situazione diversa pare possa delinearsi per le giovani donne di età uguale o superiore ai 18 anni che
godono di un livello culturale medio alto e sembrano non essere ostacolate dai padri nella ricerca del
lavoro. Si registra anche un aumento delle ragazze che intraprendono gli studi universitari. Tuttavia,
nonostante l’alto grado di istruzione, il tasso di disoccupazione femminile è molto alto, soprattutto nel
periodo invernale. Sono ancora presenti sull’isola attività tradizionali nel settore della lavorazione
artigianale dei materiali e di produzioni tipicamente femminili quali il ricamo, ma non si registrano
attività di imprenditoria femminile rilevanti in questo ambito.
La presenza femminile nell’istituzione comunale è rilevante, ma non si riscontra un pari livello di
partecipazione nel mondo dell’ Associazionismo.
La percezione generale indica un equilibrio familiare consolidato e una rete di solidarietà parentale molto
presente. Secondo l’intervistata, se da un lato la solidarietà familiare rappresenta un’opportunità per le
giovani donne che volessero intraprendere attività imprenditoriali in proprio, la progettazione di
iniziative volte alla promozione del lavoro femminile, dovrebbe tenere conto degli equilibri familiari, in
particolare per le donne coniugate over 35.
Emigrazione:
Le ragazze over 14 anni si spostano in Provincia per proseguire gli studi superiori in quanto a Favignana
vi è solo la scuola elementare e media. Non sono molte la donne che intraprendono gli studi universitari,
ma, secondo l’intervistata, sarebbero in aumento.
Immigrazione:
Non è un fenomeno rilevabile, non si percepisce la presenza di donne e uomini immigrati.
Disoccupazione femminile:
Si registra un forte tasso tra le ragazze giovani (dai 18 anni). Per quanto riguarda le donne nella fascia di
età tra i 35 e i 45 anni, l’intervistata ritiene che non siano in ricerca di un lavoro, anche a causa di una
forte avversione dei mariti verso un’attività lavorativa della moglie. I pescatori non concepiscono che le
proprie mogli lavorino fuori di casa, ma accettano che le figlie studino in prospettiva di trovare lavoro.
Tra le altre osservazioni utili, l’intervistata riferisce di come sia difficile per una turista trovare donne
locali disposte a fare da baby- sitter.
Pesca:
Non vi è attività di trasformazione del pescato, anche se inizia a prende piega qualche iniziativa
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