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PIACERE SICILIA|ISOLE EGADI                                             Il fascino del Castello

      INCONTRI DI VIAGGIO                                                   A Marettimo la prigione dei Borboni
                                                                            diventa “Museo delle Carceri”
   IL TERRITORIO
                                                                           Il castello di Punta Troia, edificato a strapiombo sul mare sull’omonimo
    Isole Egadi                                                               promontorio dell’isola, è uno dei monumenti più antichi di Marettimo.
                                                                              In questo sito, già nel IX secolo, i Saraceni costruirono una torre di
      L’arcipelago delle Egadi costituito da tre isole principali, Favi-   avvistamento, coeva a quelle di Favignana e Levanzo, e successiva-
      gnana, Levanzo e Marettimo e da alcuni isolotti e scogli, è po-      mente nel XII secolo, Ruggero II, re normanno di Sicilia, fortificò le po-
      sto a circa 7 km dalla costa occidentale della Sicilia, fra Marsala  stazioni difensive delle Egadi tra le quali la torretta di Punta Troia. Fu
      e Trapani.                                                           solo nel 1600 che gli Spagnoli edificarono l’attuale castello, dotandolo
      Tracce di antichissimi insediamenti umani sono stati rilevati a      di una grande cisterna per la raccolta dell’acqua e di una chiesetta
      Levanzo e Favignana e ciò presuppone che l’ultima glaciazione        che fu chiamata “Reale Chiesa Parrocchiale” di Marettimo. Dagli stessi
      creò un passaggio naturale tra l’Africa e la Sicilia.                spagnoli, la cisterna, venne successivamente adibita a prigione. Dalla
      Nel 241 a.C. i Romani conquistarono le Egadi dopo la battaglia       fine del ‘700 fu utilizzata dai Borboni come carcere per i reati politici.
      navale finale della Prima Guerra Punica.                             Nel 1803 vi fu rinchiuso Guglielmo Pepe, il più famoso dei patrioti
      Dopo il crollo dell’impero romano le isole furono meta di con-       della Repubblica Partenopea del 1799: visse orrende sofferenze in
      quista dei Vandali, dei Goti ed in seguito dei Saraceni. Nel         questa fossa senza luce né aria e ne raccontò nelle sue memorie.
      1081 vennero occupate e fortificate dai Normanni per poi di-         Dalla chiusura del carcere, nel 1844: la fortezza fu utilizzata a scopi
      venire proprietà dei Pallavicini-Rusconi prima e, successiva-        militari fino all'ultima guerra. Il piano inferiore del castello è costituito
      mente, dei Florio, nel 1874.                                         da un solo ambiente e da una scalinata che conduce al piano superiore
      Favignana, la più grande delle tre, si trova a circa 9 miglia ad     a cui si accede tramite un androne e uno stretto passaggio, chiuso da
      ovest di Trapani, ha una superficie di 19,38 Kmq e uno sviluppo      un cancello che conduce ad una piccola scalinata che porta ad un ter-
      costiero di 33 Km di rocce frastagliate, ricche di cavità e di       razzamento dove vi sono diverse stanze. Dopo anni di degrado il ca-
      grotte. Anticamente il nome di Favignana era Aegusa termine          stello di Punta Troia è stato restaurato e ospita nel suo interno il “Museo
      che significa farfalla data la forma dell'isola. Il nome attuale     delle Carceri” e l’osservatorio della Foca Monaca dell’Area Marina Pro-
      deriva da Favonio che è il nome di un vento caldo di ponente         tetta delle Egadi. L’antica fortezza diverrà un centro culturale nel cuore
      che ne determina il clima molto mite.                                del Mediterraneo. Nei primi giorni di giugno ha ospitato la kermesse
      Dall’interno del paese è possibile accedere alle cave di tufo e      “Mare Tango Mare”, dedicata alla celebre danza argentina e organizzata
      di arenaria che si trovano nel quartiere S. Anna, il nucleo più      da Tango Te Quiero Mas di Nicolò Noto con la collaborazione dell’as-
      antico dell’abitato, edificato nella metà del 1600 e dove si na-     sociazione CSRT Marettimo che promuove la cultura sull’isola e gesti-
      scondono i giardini ipogei. Affacciata sul porto sorge invece        sce il museo del mare e dell’emigrazione. Il castello che si trova a
      l’ottocentesca Tonnara dei Florio, pregevole esempio di ar-          circa 115 metri di altezza è raggiungibile via mare tramite imbarcazioni,
      cheologia industriale .                                              poi risalendo una ripidissima scalinata, o via terra percorrendo un erto
      A poche miglia da Favignana si trova Levanzo: l’isola più vicina     sentiero. Forse può apparire un luogo estraneo per ospitare una mi-
      alla costa trapanese, con un piccolo porto, e un adorabile           longa ma, tanto per citare Paolo Conte, la milonga è per sua natura
      paesino. Levanzo si trova a circa 8 miglia ad ovest di Trapani,      “inquieta” e può realizzarsi là dove ogni milonguero desidera. L’appun-
      conosciuta fin dall’antichità quando veniva chiamata Phor-           tamento con il tango, insieme danza e filosofia di vita, è destinato a ri-
      bantia dal nome di una particolare spezia presente sull’isola.       petersi ogni anno. Da segnalare, ai romantici che andranno a visitare
      Più piccola rispetto a Favignana e Marettimo è un paradiso           il castello, la targa che ricorda il probabile passaggio nelle acque di
      incontaminato con coste alte e scoscese a strapiombo sul             Marettimo dell’Ammiraglio Horatio Nelson (che contribuì a soffocare la
      mare. Al porticciolo di Cala Dogana, che come tutto il paesino,      repubblica napoletana) e del suo sogno d’amore per Lady Emma Ha-
      è posto in un'insenatura naturale a sud dell’isola, attraccano       milton avventuriera inglese, di casa alla corte dei Borbone, ricordata
      più volte al giorno aliscafi e traghetti provenienti da Trapani.     per essere stata la sua amante.
      A Levanzo dimenticate l’automobile: l’isola si può percorrere
      a piedi o in bicicletta, attraversando la strada principale che la                                                                                                  S.M.
      taglia da nord a sud. Da non perdere il giro in barca per godere
      dal mare la vista delle numerose e splendide cale e calette. Di
      straordinario interesse è la visita alla “Grotta del Genovese”
      famosa per le testimonianze di arte preistorica del periodo
      paleolitico - con graffiti di cervidi, bovidi ed equidi e quelle
      del periodo neolitico, con figure dipinte tra le quali spicca un
      tonno, protagonista da sempre delle attività economiche delle
      Isole Egadi. Infine sull'altipiano che domina l’isola a meno di
      300 mt. sul livello del mare, si possono ammirare le “Case
      Florio”, antico edificio circondato dai resti di una fattoria.
      A 38 chilometri ad ovest da Trapani emerge da splendide
      acque cristalline Marettimo: l’isola più montuosa e verdeg-
      giante dell'arcipelago delle Egadi, ricca di suggestive grotte
      raggiungibili in barca - splendide quelle del Cammello, del
      Presepe e della Bombarda. Sulla Punta Troia è visibile una
      fortezza borbonica un tempo adibita a prigione. La visita al-
      l'isola è oggi agevolata dalla presenza di sentieri pedonali che
      consentono di apprezzarne il fascino; proseguendo lungo uno
      di questi si raggiunge la fonte Pegna, dove sopravvive una
      piccola pineta. Tipiche di Marettimo sono anche numerose
      specie vegetali appartenenti alla macchia mediterranea.
      Le tre isole con le due minori, Formica e Maraone, sono ri-
      comprese nella Area Marina Protetta delle Egadi, la più vasta
82 d’Europa .
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