Page 15 - Pirriaturi_FTorre
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sava al taglio di quelLa sottostante; ~sauritde tutte e tre, si ricominciava tutto
da capo, intaccando gli strati successivi.
Spesso, dopo sbattuti, i conci venivano portati fuori dal pirriaturi, abba4tfru-
liJnnuli (rotOiandoli sul pavi=nto per una tisttZIIt ), spede se il cunicolo era lungo.
Tutte le alrre operazioni connesse con il raglio della pietra, si svolgewno nei
piltrì analogamente a quelle eseguite nn'~ pirrui t1 culu aptrlu.
Trasporto
Una volta appiillli i cantuna, terminavano i compiti specilìci del pirriaturi
ma, quale appendice al suo lavoro, egli si oeeupava anche del trasferimento dei
conci Jdu scaru e varchi (dallo spi=o presso la costa sotto al quale approdavano
le imbarcazioni, alle barche sresse).
Per il trasporto ri cantuna fino o sctZru, entravano in gioco i carritttri (car-
retù~ri), i quali, fermatisi sotto le pile, caricavano i loro mezzi tirati in genere
da muli. U carrtttu (carro) a Favignana ha dimensioni e struttura tali da poter
esser~ al bisogno adibito a questo tipo di trasporto. Presenta, in particolare,
fiancate perfettamente rettangolari, quasi sempre prive di fregi ed ha stanghe
che si prolungano sotto il cassone sorreggendolo e sporgendnne per un po' anche
dietro. Su di esso 11 ct~rritteri disponeva, cominciando dalla ·parte anteriore, una
prima fila di quattro conci tiCchiappati (poggiati per una delle facce maggiori con
una listata in evidenu), sopra i quali ne poggiava altri tre nella stessa posizione;
dietro di questi disponeva due 6.le successive di quattro conci a4tfritta (ritti su
una listata); ed inJine altri quattro di nuovo tZcchiappati. Quest'ultima 6.la poteva
essere aumentata di altri due conci, uno per parte, poggiati tra a casciata (cassone
del carro) e u tauluni posteriore (spessa tavola posta in continuazione del cassone
sia sul davanti che sul dietro del carro). Ciò quando la distanza da coprire era
breve. U carrilleri procedeva per lo più a piedi accanto alla bestia.
U scaru dove egli appilava i conci scaricati, era nlto sul livello del mare, in
punti della costa dove il fondale fosse sufficiente per le barche da carico. P~r
trasferire i conci su di esse, si poneva un tauluni (lunga e spessa tavola di legno
come quelle usate nell'edilizia) a mo' di scivolo. Alcuni pirriatura avviavano i
conci giù per lo scivolo, uno alla volta; un aluo, li fermava alla fine di esso
dove era costruito un apposito pilastro che IT1Itteneva u tauluni dentro una
scanalatura. li secondo operatore avviava poi i CJintuna su un altro tauluni, posto
lateralmente al primo, tra il pilastro e la barca. li primo tauluni era tenuto sem-
pre in siru, tranne quando le forri mareggiate avrebbero poruto danneggiarlo. Il
secondo lo portavano, di volta in volta, gli equipaggi delle. barche, che provve·
devano a legarlo a terra in una pistZ (porzione di scoglio sporgente, modellata
dai pirrìatura in guisa di bitta). In seguito. ai tauluna furono pref~riti degli
scivoli veri e propri, costruiti in muratura sempre sugli scogli.
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