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s’accorse di Bagnara, che pure stava a fronte
mare, quella Bagnara che fu dei suoi parenti
anche prossimi e dei suoi antenati illustri.
3.- FORTE SVILUPPO IMPRENDITORIALE MA
STRATEGIE DI VECCHIO STAMPO
I Florio, pur nella loro sfavillante ascesa senza
freni che li condusse ai vertici maggiori
dell’economia e della finanza nazionale, e che
ebbero in Ignazio seniore, il massimo
protagonista, alla fine, dopo la morte nel 1891
dell’ultimo dei grandi, iniziarono a implodere
inesorabilmente, travolti dagli eventi storici, dalle
leggi dello Stato (malgrado gli interventi di Giolitti
e Mussolini) e soprattutto dai mercati. Come fu
possibile?
Con l’avvento dell’erede, Ignazio juniore, il marito
di donna Franca, si assistette a una repentina fine
del comportamento squisitamente commerciale
metodico, ragionato, preciso e basato sul flusso
di cassa sempre positivo, che caratterizzò i vecchi
Florio Bagnaroti. Il giovane Ignazio parve non dare
peso, a comportarsi come se fosse un estraneo di La villa dell'Olivuzza a Palermo, residenza dei Florio
fronte
agli attacchi della concorrenza, praticamente in tutti i
settori ov’era impegnata l’azienda complessa
lanciata dagli avi. E si mantenne nelle agiatezze, nel
lusso sfrenato ostentato nelle capitali europee, ove
perveniva circondato dal “corteggio” di nobili
decaduti, opportunisti dallo scilinguagnolo sciolto e
monsieur perditempo che passavano la loro vita
procurandosi ottimi pranzi e cene, e soggiorni a spese
dell’ultimo signore siciliano. Il tutto fra corse di
cavalli, balli, ricevimenti, automobili fuoriserie di
grande prestigio, puntate milionarie al baccarat e allo
chemin de fer nei migliori casinò, ove donna Franca
lasciava sui tavoli intere fortune, preda oramai della
follia del gioco, della ricerca di emozioni forti.
Il giovane Ignazio s’inventò poi una corsa che resterà
nella storia: la mitica Targa Florio che però sarà più
una forma di narcisismo piuttosto che una
operazione di marketing a sostegno delle attività
aziendali.
E questo è il punto: i Florio accrebbero di dimensione
sempre diversificando. L’accumulazione di liquidità
determinata dal successo commerciale, servì per
l’acquisizione di altre attività in merceologie diverse,
spesso neanche complementari fra loro, e così li
troviamo mercanti e commercianti con negozi
Ignazio Florio con la madre d. Giovanna D'Ondes ovunque, proprietari di tonnare con al centro
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