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Da Santa Caterina alla Colombaia di Giuseppe Romano

Quelli che a prima vista potevano apparire dei graffi. In realtà erano delle "stecche" incise dai detenuti. In ogni stecca
le incisioni più piccole rappresentano i mesi, ogni 12 incisioni ve ne è una più lunga che sta ad indicare l'anno
trascorso.

                                                           I GRAFFITI DEL DOLORE
Dal restauro sono emerse delle frasi incise nel legno, dai detenuti, che esprimono la sofferenza. Della dura prigionia:
"NON VE SARA' PIU' UOMO IN QUESTA (CELLA?) CHE PASSERA' TUTTE LE SVENTURE…..da Pietro Min
(Mineo - Minore?). LA CAMERA DEL PIU' UOMO SVENTORATO INFELICE. - ANNOCENTI PATIRE LO STESSO
MORIRE (ovvero patire la galera da innocente è lo stesso che morire)
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