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Da Santa Caterina alla Colombaia di Giuseppe Romano

Nel mese di agosto si incominciò il trasporto di tutto il materiale di casermaggio rimasto bloccato a causa
dell'emergenza a Borgo Fazio, Partanna e Bivona. Quasi tutto il materiale venne recuperato. Parte di esso - poco
per fortuna - venne disperso a Partanna durante il periodo immediatamente seguente l'occupazione Alleata durante il
quale reparti di truppe si impossessarono dei magazzini. Fatto presente però che quel materiale era di pertinenza
delle Carceri di Trapani, in quel momento funzionanti per il Comando delle Truppe di Occupazione, esso venne
restituito direttamente dalle Truppe stesse a Trapani.
Ben presto però le Carceri Centrali di Trapani, costituite in quel periodo di tempo, dal pianterreno e dal primo piano,
si rivelarono insufficienti a contenere il rilevante numero di detenuti. Si rese quindi necessario esaminare la possibilità
di adibire a carcere un altro fabbricato della città.
Dopo un attento vaglio, la scelta cadde sul fabbricato della Fortezza della Colombaia, già carcere e poi sede del
Comando della Difesa Marittima.
Nel mese di ottobre 1943 il Comando Alleato, accogliendo in pieno la proposta della Direzione, ordinava la redazione
di due perizie: la prima per la riparazione del fabbricato delle Carceri Centrali per la spesa di £.350.000; la seconda
per il riattamento della Fortezza della Colombaia per l'importo di £.1.000.0000.
Nel mese di gennaio 1944, al momento cioè della consegna dei lavori, si constatò che ignoti ladri, profittando del
fatto che l'isola della Colombaia era rimasta incustodita, avevano gravemente danneggiato il fabbricato asportando
tutto il legname ed il ferro degli infissi, tutti i macchinari e le cabine telegrafiche del mastio, già torre semaforica.
In conseguenza di ciò, la somma prevista di £.1.000.000, non era più sufficiente per il riattamento del fabbricato
della Colombaia. Con tale importo venne riparata la parte orientale della Fortezza, costituente l'attuale 1^ Sezione.
Per la riparazione della parte ovest del fabbricato e del capannone già adibito a deposito di torpedini fu necessario
redigere una seconda perizia per l'ammontare di £.3.000.000. -
Giova qui chiarire che a suo tempo non fu possibile prendere in consegna il fabbricato delle nuove carceri che
avrebbe dovuto sorgere fuori la città, in regione Trentapiedi, perché l'approntamento di tale fabbricato importava una
spesa di oltre 400.000.000 di lire, giusta stima fatta dagli ingegneri del Genio Civile. Ciò perché di tale fabbricato,
progettato tutto in cemento armato ed a sistema cellulare, era stata solo iniziata la costruzione della parte frontale e
cioè l'edificio da adibire ad uffici.
La perizia di £.350.000 venne eseguita nei mesi di febbraio e marzo 1944 dopodichè, nel susseguente mese di
aprile, le Carceri Giudiziarie di via S.Francesco d'Assisi, potevano considerarsi completamente riattate.
Per la Colombaia, invece, i lavori relativi alla perizia di un milione di lire vennero finiti nel mese di maggio; il primo
scaglione di detenuti, infatti, venne trasferito alla prima sezione della Colombaia il 24 maggio 1944.
Poiché, però, la popolazione detenuta aumentava continuamente, la Direzione, d'accordo con la locale Procura del
Regno, allo scopo di evitare tutti i gravissimi inconvenienti di ordina Sanitario e disciplinare derivanti da un eccessivo
affollamento, iniziò in economia i lavori di riatto della seconda sezione della Colombaia; lavori che vennero completati
con la costruzione dei cancelli della nuova portineria e dei parapetti in calcestruzzo delle finestre prospicienti il mare,
allo scopo di rendere impossibile ogni qualsiasi tentativo di evasione. Sono in corso ora, ad opera del Genio Civile, i
lavori di riatto della terza e quarta sezione nonché dei locali del capannone e dell'infermeria. Tali lavori si prevede
debbano essere portati a termine nel mese di agosto p.v.
Con il funzionamento di tali sezioni la capienza delle Carceri Succursali della Colombaia salirà a 1.200 individui.

                                                        CARATTERE DEGLI ISTITUTI

Le Carceri Giudiziarie Centrali e quelle Succursali di Trapani appartengono agli stabilimenti di custodia preventiva,
giusta la classificazione di cui all'articolo 21 del vigente regolamento per gli Istituti di Prevenzione e Pena. In essi
vengono ristretti, normalmente, solo "giudicabili.
Le Carceri Giudiziarie Centrali sono divise in due sezioni: la maschile e la femminile. Le Carceri della Colombaia
contengono solo uomini. Nei due stabilimenti, le Sezioni maschili sono suddivise in tre reparti: e cioè per i minori degli
anni diciotto, per i minori degli anni venticinque (i cosiddetti - in gergo carcerario - "giovani adulti" n.d.r.) e per i
maggiorenni. Nella Sezione femminile delle Carceri Centrali viè il reparto per le "madri" e quello per le donne di "facili
costumi".
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