Page 69 - tonni e tonnare
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Con la loro sensibilità estremamente acuta, ho visto perciò i tonni, con
il loro amore - che trascendeva il fatto puramente economico e di prestigio
- li ho amati e perciò, con il tempo, negli intrattenuti discorsi, nelle sussur-
rate confidenze, nelle valutate iniziative, negli scoramenti o nelle esaltazioni
del momento, «ho sentito» che quegli uomini erano, nel profondo, gli stessi
delle spettacolose, impressionanti mattanze dai te~pi di Ulisse nella Trapani
ora fenicia e cartaginese, ora romana e araba e poi normanna e spagnola,
culla di una civiltà di pesca e centro di diffusione di tecnologie e di cultura.
Nelle enormi distese oceaniche dunque spaziano i tonni; la loro grega-
rietà è estremamente casuale e ridotta; nuotano seguendo l'evoluzione della
falda d'acqua alla quale la vescica, in quel momento, li ha condizionati in
relazione alla loro temperatura interna; soggiacciono a tropismi alimentari
derivanti dai termoclini e dai fronti di frizione, lungo i quali a causa del sal-
to di temperatura, si verifica la grande morìa del plancton che attirerà le
sardine, le acciughe, gli sgombri, pesci di cui normalmente si nutrono. Lun-
go il medesimo fronte di frizione, sul piano dello stesso termoclino, attirati
dagli stessi tropismi, si muoveranno altri tonni ed insieme formeranno insta-
bili aggregazioni trofiche per disperdersi immediatamente dopo, per riaggre-
garsi ancora.
I gruppi temporaneamente formatisi sono costituiti da animali di taglia
pressoché uguale: la regola comportamentistica del momento è quella del
gruppo selezionato per taglia: il gruppo infatti significa per il suo componen-
te una migliore difesa individuale nell'ambito di esso e maggiore protezione
dall'isolato predatore su cui la massa che si oppone produce effetti di confu-
sione e di incertezza ed assicura migliori possibilità di fuga; d'altro canto,
nella strategia dell'attacco ad un branco di prede, per il gruppo sarà più fa-
cile disgregare il branco nella sua compattezza o tenerlo unito senza dargli
possibilità di fuga, ove si disgreghi. Questi concetti si ritrovano nella figura
3 bis prima mostrata. Certo l'anonimo acquarellista di oltre 300 anni fa era
un grande osservatore e mostra di conoscere a fondo i comportamenti del
tonno.
Nello stesso gruppo di tonni potrebbe osservarsi un tonno obeso o una
alalunga o uno yellowfin della stessa taglia aggregante ma non un tonno di
taglia diversa.
Sono gli ultimi giorni dell'inverno e scariche ormonali li elettrizzano;
sentono la necessità di unirsi ad altri loro simili, di consolidare la precaria
ed instabile gregarietà fino a quel momento vissuta, si ricercano, si trovano
non più per un accidente idrologico-alimentare ma probabilmente per un
chemiotattismo sempre più manifestantesi. Il gruppo così abbozzato man
mano si ingrossa di nuove unità; si muovono tutti verso acque più tiepide ed
inizia la <<corsa ». Devono adeguare la temperatura corporea ad acque di
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