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GNGTS – Atti del 21° Convegno Nazionale / 01.11

continentali del Pleistocene superiore sono osservabili nei Monti di S. Vito e di
Palermo (Fig. 4).

Fig. 3 - Faglie plio-quaternarie in Sicilia nord-occidentale; 1: Successioni Plio-quaternarie; 2: Unità
della Catena Maghrebide; 3: Faglie trascorrenti. In alto a sinistra: relazioni geometriche tra le strutture
che si attivano all’interno della zona di taglio destra sud tirrenica.

Fig. 4 - Esempi di mesofaglie tardo-pleistoceniche attive: a) località Monte Cofano: sistema di faglie
ad andamento circa N-S, che dislocano il substrato carbonatico mesozoico ed i conglomerati
tirreniani. b) località Tonnara di San Vito Lo Capo: faglie trascorrenti destre che coinvolgono nella
deformazione brecce e conglomerati del Pleistocene superiore; c) località Capo Rama: faglie orientate
ONO-ESE, transpressive destre, che coinvolgono, in una struttura a fiore positiva, sia il basamento
carbonatico mesozoico che i depositi marini tirreniani; d) località Capo San Vito: faglia orientata NNE-
SSO con cinematica trascorrente sinistra e strutture di rango inferiore associate ad essa, che
coinvolgono nella deformazione terre rosse a resti di vertebrati terrestri.

       Le strutture di secondo ordine rispetto alle linee Ustica-Eolie e Kumeta-
Alcantara sono ben rappresentate in terra da faglie orientate circa NO-SE. Tra
queste le principali sono le faglie di Marettimo, Trapani, San Vito e Palermo (Finetti e
Del Ben, 1986). Ognuna di esse si estende per più di 100 km dal Tirreno meridionale
fino alla Sicilia settentrionale all’interno della fascia di deformazione
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