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COMUNE DI FAVIGNANA
LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DEL PORTO DI FAVIGNANA
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE - QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
Fra queste la più interessante è la Grotta del Faraglione, un antro di modesta ampiezza
con un inghiottitoio all’interno.
I detriti di falda depositati al piede del versante sino in prossimità del bacino portuale,
sono costituiti da depositi subaerei. La frammentazione delle rocce si attribuisce
principalmente al termoclastismo mentre la loro mobilitazione è avvenuta per effetto della
gravità mentre quella di trasporto e di deposito ad opera del ruscellamento diffuso e
concentrato.
Gli accumuli di detrito sono costituiti prevalentemente di sabbia limosa ghiaiosa, con
un’alta percentuale di elementi lapidei a spigoli vivi delle dimensioni dei blocchi sino al metro
cubo. Talora i detriti sono costituiti di sabbia ghiaiosa di colore rossastro con elementi lapidei
del diametro massimo di cm.10 a spigoli vivi.
Il modellamento antropico ha provocato considerevoli effetti morfogenetici in relazione
agli interventi d'urbanizzazione ed alle attività estrattive esercitate per lunghissimo tempo nel
settore orientale dell’isola di Favignana.
Le cave di calcarenite comunemente indicate “cave di tufo” sono sia del tipo a “fossa” o
del tipo in “galleria”. I due tipi di coltivazione venivano praticati in funzione del grado di
cementazione che presentava la calcarenite, ovvero coltivabile direttamente negli strati
superficiali al fine di ottenere blocchi di forma parallelipipeda per l’impiego in edlizia.
Nel caso di affioramenti di scadente qualità si optava per il sistema in galleria che
avveniva attraverso dei pozzi o cunicoli di accesso ad ampie cavità di lavorazione di forma
irregolare le cui volte erano sostenute da pilastri quadrangolari.