Page 14 - Malatesta
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F. Angelelli et al.
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unsurpassed (except for the updating of
the systematic part) are certainly the two
paleontological monographs written at a
distance of about 10 years, both pub-
lished on the Memorie per Servire alla
Descrizione della Carta Geologica d’Ita-
lia: the first, dated 1960 (I part) and 1963
(II part), entitled “Malacofauna pleistoce-
nica of Grammichele”; the second, dated
1974, entitled “Malacofauna pliocenica
Umbra”. They are precious tools not only
for the malacologists, but also for all
those researchers on stratigraphy. Even
if the two monographs are already been
treated in Chapter 3, we would like here
to mention their contents. Hereinafter,
the 54 papers by Malatesta are listed
and for each a brief summary is given;
sometimes the original summary is re-
ported (given in Italic and between in-
verted commas). The papers n. 14, 40,
41, 42, 44, 45, and 48 are related to the
Illustrative Notes of the geological maps
1:100.000 and to the geological survey
activity already mentioned in Chapter 2;
the works n. 32, 33, 34, 49, and 54 are also treated in 5. 1952 - MALATESTA A., “Il Calabriano tra Castiglioncel-
the paragraph 3 - Paleontological collections. The lo e Rosignano (Livorno)”.
works n. 3, 20, 33 have not been reviewed. “Viene segnalata e descritta una serie di strati che
unisce in continuità stratigrafica argille a Cyprina,
1. 1950 - MALATESTA A., “Sulla Grotta Reale di Porto già segnalate, con panchine di quota elevata.
Azzurro (Elba)”. Vengono descritte e analizzate alcune faune che
“Investigations in the Grotta di Reale led to the discov- permettono l’attribuzione della serie al Calabria-
ery of fan intact portion of the Pleistocene layer with no”.
Ursus mediterraneus Maj. From these deposits, last
century excavations yield a rich mammalian fauna” 6. 1953 - MALATESTA A. & MARTELLI G., “Sull’origine ed
età della porfirite di Calabona (Alghero)”.
2. 1951 - MALATESTA A., “Considerazioni sugli Ochoto- “Dopo alcune osservazioni petrografiche su campio-
nidae fossili e viventi”. ni del vecchio e di un nuovo affioramento di porfirite
After the examination of the known data related to si espongono considerazioni geologiche sull’età e
the most ancient forms of known Duplicidentata, sulla messa in posto della roccia; procedendo ad
the Author starts to analyse the fossil and living un’analisi dei dati e delle ipotesi precedenti, si giun-
Ochotonidae drawing a map of their palaeogeo- ge ad attribuire l’età del dicco porfirico alla fine del
graphic distribution and attempting a phylogenetic Cretaceo”.
and palaeogeographic synthesis of the genus
Ochotona. 7. 1954 - MALATESTA A. & TORRENTE A., “Pliocene e
Pleistocene a Caltagirone (Sicilia)”.
3. 1951 - MALATESTA A., “Ricerche preistoriche nella “È stata descritta la serie di un affioramento preva
Valle della Lima (Lucca)”. lentemente argilloso presso Caltagirone - F.273, Si-
cilia -, esteso dal livello dei trubi fino al Pleistocene.
4. 1951 - MALATESTA A., “Osservazioni sull’estensione La distribuzione delle specie dei foraminiferi e dei
dei ghiacciai quaternari nella Valle di Kangra (Hi- molluschi mette in evidenza che il Pliocene ha una
malaya esterna)”. potenza ridotta e che la transizione fra Pliocene e
“L’estremo abbassamento del fronte dei ghiacciai Calabriano è rappresentata da una facies salmastra;
quaternari sulle pendici meridionali del Dhaola Dhar al Calabriano propriamente detto è sovrapposto, con
(Punjab, India), sostenuto dal Theobald (1874-1880) lieve discordanza, un livello più recente, definito ge-
è stato alternativamente accettato o messo in dub- nericamente “Post-Calabriano”.
bio dai geologi Indiani. L’Autore espone una serie di 8. 1954 - MALATESTA A., “Risultati del rilevamento del
osservazioni, compiute durante alcuni anni di per- foglio 192 Alghero, Sardegna. Note di stratigrafia
manenza nella regione, e ne trae la conclusione che quaternaria”.
in corrispondenza della III espansione glaciale le After a detailed exposition of the stratigraphical data
fronti dei ghiacciai dovettero ivi discendere fino a concerning the Pleistocene deposits of the Alghero
quote intorno ai 1000 m s.l.m.” coast, the Author concludes that at least two aeolian